Patrick Gueniffey, scrittore e storico della Rivoluzione Francese, intervistato dal quotidiano Il Messaggero sugli scontri e sommosse che stanno lasciando la Francia nel caos afferma che “L’integrazione ha fallito“, perchè queste violenze sono la chiara conseguenza di una crisi delle autorità che per non ricorrere alla repressione, adotta metodi lassisti per paura di infiammare ancora di più la rivolta nelle periferie. Ci sarebbe infatti una debolezza da parte delle forze dell’ordine e del sistema giudiziario, che spesso viene interpretata come un incoraggiamento ad altre sommosse sempre più pericolose.



Tuttavia per Gueniffey non si tratta di una “rivoluzione” ma di uno scontro che ha una base culturale, perchè “Una parte della popolazione resta straniera, non giuridicamente ma culturalmente“, e aggiunge “Oggi una gran parte di queste persone non si sente di appartenere al paese in cui vive, non solo non si sentono francesi per motivi etnici, religiosi o sociali, ma ci detestano per il modo in cui viviamo per le tradizioni e la storia“. Tutto ciò secondo lo storico sarebbe il frutto di “Oltre quarant’anni di politiche permissive per l’immigrazione che hanno importato nel cuore d’Europa un altro tipo di civiltà“.



Patrick Gueniffey “In Francia è scontro di culture, autorità troppo permissive”

Per Patrick Gueniffey, autore di numerosi libri su Napoleone e sulla rivoluzione francese, il caos provocato dagli scontri nelle periferie sarebbe una conseguenza della politica francese troppo lassista nei confronti dell’immigrazione. “La Francia in preda a storici sensi di colpa incoraggia coloro che la odiano e vogliono distruggerla“. Una parte di questa popolazione in rivolta non solo detesta la Francia, ma sfrutta a proprio vantaggio tutte le agevolazioni sociali come i sussidi e assegni familiari di disoccupazione.



Questo è un chiaro sintomo del fatto che “Occorre prendere atto che nell’universalismo dei diritti l’assimilazione è finita” e aggiunge che lo scontro in particolare ora è su due culture “quella musulmana e la nostra“. Gueniffey non è molto ottimista per il futuro, prevede infatti che “la morsa della denatalità” provochi un bisogno di immigrati, e con la politica attuale il difetto della “Francia socialista e umanitaria sarà quello di difendere sempre i cattivi contro i buoni”.