Patrick Lumumba non c’entrava nulla con l’omicidio di Meredith Kercher, di cui si parlerà stasera a “Crimini italiani” sul Nove, eppure per esso ha trascorso ingiustamente 14 giorni in carcere. Il motivo porta un nome: Amanda Knox, che lo accusò del delitto della coinquilina. Per questa vicenda l’americana è stata condannata il mese scorso in appello per calunnia nei confronti di Lumumba. Dopo il delitto, venne accusato insieme ad Amanda Knox, che conosceva perché lavorava nel suo bar “Le Chic”, e Raffaele Sollecito. Secondo le dichiarazioni dell’americana, poi dimostratesi false, Lumumba si trovava sul luogo del delitto la sera dell’omicidio.
Oltre che per le false dichiarazioni di Amanda Knox, il congolese fu coinvolto anche per la traduzione sbagliata di un messaggio che gli aveva mandato la dipendente, «see you later», che vuol dire «ci vediamo», ma venne all’epoca tradotto come «ci vediamo dopo», aprendo all’interpretazione che ci fosse un appuntamento per la sera dell’omicidio di Meredith Kercher. Stando a quanto testimoniato dall’interprete della polizia di Perugia, Amanda Knox alla visione del messaggio dichiarò su Patrick Lumumba: «È lui, lo ha fatto, me lo sento».
CHI È PATRICK LUMUMBA E L’INGIUSTA DETENZIONE E LA CALUNNIA DI AMANDA KNOX
Amanda Knox andò oltre, descrivendo una presunta scena dell’omicidio e rivelando che Patrick Lumumba aveva avuto un rapporto sessuale con Meredith Kercher e poi l’aveva uccisa. Il giorno dopo quel presunto resoconto venne riportato in un memorandum e firmato dall’americana in cui si evince che secondo la Knox, il congolese e la studentessa britannica si sarebbero appartati nella camera di lei, mentre la Knox sarebbe rimasta in cucina, poi avrebbe sentito delle urla, scena dopo la quale si sarebbe svegliata nel letto di Raffaele Sollecito, da cui andò via per tornare nella sua abitazione, trovando la porta aperta. Ma Amanda Knox ha ritrattato queste dichiarazioni, negando il sogno in virtù della sua condizione di esaurimento, ma la ritrattazione fu ritenuta non credibile fino alla verifica dell’alibi di Patrick Lumumba, poi è stata denunciata per calunnia.
Infatti, Patrick Lumumba è stato rilasciato e prosciolto dalle accuse, perché al momento del delitto era con un amico e un cliente che lo aveva visto al bancone del suo locale. Inoltre, non furono trovate tracce nella casa del delitto. Per l’ingiusta detenzione, Lumumba fu risarcito con 8mila euro. Per la calunnia, Amanda Knox è stata ritenuta colpevole in primo grado e per questo condannata a un anno di carcere, pena portata a 3 anni in appello, ma dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo c’è stata la revisione processuale e l’annullo con rinvio in appello, dove Amanda Knox è stata nuovamente condannata per aver calunniato Patrick Lumumba, ma comunque ha già scontato la pena.