Sono dichiarazioni senza dubbio sorprendenti quelle rilasciate al quotidiano La Verità da parte di Patrick Moore, studioso, ecologista di lunga data, ma soprattutto fondatore di Greenpeace nel 1971, organizzazione poi lasciata nel 1986. “Greenpeace è stata “dirottata” dalla sinistra politica quando ha capito che c’erano soldi e potere nel movimento ambientalista – racconta lo stesso Moore – gli attivisti politici di sinistra in Nord America e in Europa l’hanno trasformata da organizzazione scientifica a un’organizzazione politica di raccolta fondi. Oggi gli ambientalisti si concentrano principalmente sulla creazione di narrazioni progettate per infondere paura e sensi di colpa nel pubblico in modo che il pubblico invii loro denaro”.



Dichiarazioni forti quelle di Moore, che punta il dito anche nei confronti dell’Ipcc, il Comitato dell’Onu sul Clima: “Le loro campagne contro i combustibili fossili, l’energia nucleare, la CO2, la plastica, etc., sono fuorvianti e mirano a far credere alla gente che il mondo finirà, a meno che non paralizziamo la nostra civiltà e distruggiamo la nostra economia. Sono ormai un’influenza negativa sul futuro dell’ambiente e della civiltà umana”. Moore spiega che ad oggi, la sinistra ha adottato delle politiche che “sarebbero molto distruttive per la civiltà perché non sono tecnicamente realizzabili”, citando il caso della crisi energetica attuale “una crisi che hanno creato loro stessi, rifiutandosi, opponendosi all’energia nucleare e adottando una posizione impossibile sui combustibili fossili in generale”.



PATRICK MOORE E LA VOLONTA’ DI BANDIRE IL CLORO

Moore è quindi tornato sul suo addio a Greenpeace ricordando come all’epoca fosse uno dei 6 direttori nonché l’unico ad avere una formazione scientifica formale. Successe che un giorno i suoi colleghi deciso di far partire una gigantesca campagna mediatica contro il cloro: “Ma l’aggiunta di cloro all’acqua potabile, alle piscine e alle terme è stato uno dei progressi più significativi nella storia della sanità pubblica nel prevenire la diffusione del colera”, ha ribattuto lo studioso, ricordando altri benefici del cloro “Invece i miei colleghi pretendevano che il cloro passasse come l’elemento del diavolo” e che il Pvc, cloruro di polivinile, fosse etichettato come “la plastica velenosa”. L’obiettivo era di spaventare il pubblico.



Secondo Moore si tratta di un atteggiamento sbagliato che rafforza l’opinione secondo cui gli esseri umani non sarebbero una specie degna e che il mondo starebbe meglio senza di loro. “Non sono riuscito a convincere i miei colleghi di Greenpeace ad abbandonare questa politica sbagliata. Questo è stato il punto di svolta per me”.

PATRICK MOORE E LA QUESTIONE DEGLI ORSI POLARI

Moore ha da ridire anche su una delle più storiche battaglie di Greenpeace, quella contro l’estinzione degli orsi polari e a riguardo precisa: “In realtà, la popolazione di orsi polari è aumentata da 6.000-8.000 esemplari nel 1973 a 30.000-50.000 oggi. L’obiettivo della narrazione è sostenere la teoria dell’apocalisse ambientale”, in quanto “è più facile ottenere una posizione elevata usando la paura e il controllo. La teoria dell ’apocalisse ambientale riguarda soprattutto il potere e il controllo politico”.

“Oggi, nei Paesi più ricchi, si stanno prendendo decisioni che i nostri nipoti dovranno pagare – ha continuato l’esperto – è normale che le persone abbiano paura del futuro perché è sconosciuto e pieno di rischi e difficili decisioni. Alle giovani generazioni di oggi viene insegnato che gli esseri umani non sono degni e stanno distruggendo la Terra. Questo indottrinamento li ha fatti sentire colpevoli spingendoli a vergognarsi di sé stessi”.