Patrisse Cullors, co-fondatrice del movimento Black Lives Matter, divenuto famoso in particolare l’anno scorso a seguito dell’assassinio di George Floyd, ha deciso di lasciare il movimento. Dopo quasi sei anni, come si legge sull’Adnkronos, la 37enne ha deciso di abbandonare la fondazione per dedicarsi alla scrittura del suo secondo libro, leggasi ‘An Abolitionist’s Handbook’, che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno, per le vacanze natalizie, e nel contempo, per dedicarsi a dei progetti televisivi in collaborazione con Warner Bros. “Con le persone intelligenti, con esperienza e impegnate che supportano l’organizzazione in questa transizione – ha commentato la stessa Patrisse Cullors attraverso una dichiarazione ufficiale – so che la fondazione Black Lives Matter Global Network è in buone mani. L’agenda della fondazione resta la stessa: sradicare la supremazia bianca e costruire istituzioni incentrate sul valore della vita”.
Sul suo addio vi sono però alcune ombre sottolineate in particolare dall’autorevole quotidiano della Grande Mela, New York Post, secondo cui la Cullors avrebbe utilizzato le risorse della fondazione Black Lives Matters per arricchirsi, e il NYP cita ad esempio la quarta casa da 1.4 milioni di dollari che la stessa avrebbe acquistato a Malibù, una delle zone più lussuose di Los Angeles.
PATRISSE CULLOS LASCIA BLACK LIVES MATTER: “LA DESTRA VUOLE SCREDITARMI”
Critiche che però sono state rimandate al mittente dalla stessa Cullors, considerate semplici “tentativi della destra di screditarla”. Inoltre, ha specificato che la decisione di abbandonare la guida della fondazione risale a più di un anno fa, quindi ben prima dello scoppio dell’eventuale scandalo. Ad aprile 2021 la fondazione aveva confermato che la Cullors aveva ricevuto fra il 2013 e il 2019 120mila dollari per il suo lavoro svolto, all’incirca 20mila dollari annui, una cifra che non “giustifica” l’acquisto di quattro case. Staremo a vedere come si concluderà questa vicenda, speriamo nel migliore dei modi per tutte le persone coinvolte.