La contessa Patrizia De Blanck, che anche i più giovani hanno imparato a conoscere grazie alle sue copiose apparizioni televisive nell’ambito di trasmissioni e reality show, ha confidato al settimanale “Oggi” di aver corso un grave pericolo per la sua salute a metà degli anni Sessante. “Era il 1964 – ha raccontato – ed ero fidanzata con Farouk Chourbagi, industriale egiziano del ramo tessile e gran viveur. Una mattina fu trovato morto dalla sua segretaria nel suo ufficio laterale a via Veneto, ucciso con quattro colpi di pistola e con il viso sfigurato con l’acido. Quell’acido era destinato a me”. A commettere il delitto fu Claire Bebawi, un’amante di Chourbagi e sua connazionale, con la complicità del marito. “Farouk l’aveva lasciata per me. Fu uno scandalo che occupò le prime pagine di tutti i giornali. La sera della sua uccisione io mi trovavo a un ballo, lui avrebbe dovuto raggiungermi. Non arrivò mai”. Il processo si concluse in primo grado con l’assoluzione della coppia per mancanza di prove, poi, a distanza di anni, giunse la condanna, ma a quel punto i due uccisori avevano già fatto perdere le loro tracce, fuggendo all’estero.
PATRIZIA DE BLANCK: “ERO LA REGINA DI VIA VENETO E DELLA DOLCE VITA”
Patrizia De Blanck, nel corso della sua intervista pubblicata sulle colonne di “Oggi”, ha ripercorso con nostalgia gli anni della cosiddetta Dolce Vita. “Io l’ho vissuta non solo a Roma, ma anche a Montecarlo, in Costa Azzurra, in Inghilterra. Per il popolo è finita a metà anni Sessanta, ma per noi nobili è andata avanti per altri dieci anni. In quel periodo ero soprannominata ‘la contessa Dracula’, in quanto dormivo fino alle 14. Le scuole le avevo superate perché ho fatto due anni in uno. Uscivo di casa verso le 17, stavo tutta la notte in giro e tornavo all’alba”. Davvero una tipologia di esistenza difficile da immaginare ai nostri giorni, ma che in quel periodo ben si addiceva al profilo della contessa, tanto che, con un pizzico d’orgoglio, ha affermato: “Io ero la regina di via Veneto e il principe Carlo Giovannelli ne era il re. Le altre neanche le vedevo. C’erano gli attori, ma quelli erano una cosa a parte: non frequentavano i grandi balli nei palazzi nobiliari romani. Io ero presente quando Paola Ruffo di Calabria conobbe il principe Alberto del Belgio a palazzo Pallavicini”.
PATRIZIA DE BLANCK: “HO AMATO SORDI, PERÒ MI PIACEVA AVERE 2-3 UOMINI ALLA VOLTA”
Patrizia De Blanck ha infine rivelato alcuni dettagli della sua vita amorosa e passionale a “Oggi”. “Ho amato Alberto Sordi e con lui è durata tutta la vita, non è mai finita, ci siamo sentiti sempre. Ci siamo conosciuti a Villa De Laurentiis in Costa Azzurra, ma la nostra storia è nata a Londra. Sotto le lenzuola non era un grande amatore, ma era un uomo divertente. E poi, io ero un’infedele seriale. Ho sempre avuto due o tre storie, un uomo solo è una noia mortale”. Fra i cavalieri della contessa De Blanck, spicca il nome di Franco Califano: “Quanto era bello! Era bello e dannato, un uomo molto generoso. Mi ha sedotto suonando la chitarra su una barca sul lago di Bracciano. Io che ero stata sedotta, e non abbandonata, da Yves Montand sullo yacht ‘Christina’ di Onassis, sono caduta come una pera per Califano su una barca a remi”. A proposito di Onassis: Patrizia De Blanck ha confessato di aver avuto anche una relazione con il figlio, morto in un incidente aereo all’età di 24 anni. “Non sono stata molto fortunata con gli amanti, neanche con Raul Gardini. Per me non si è suicidato, per me l’hanno costretto a farlo”.