«Di questa variante sudafricana sappiamo che presenta un certo numero di mutazioni rispetto al virus originale e questo ha fatto pensare che potesse essere più contagiosa, pericolosa o che potesse sfuggire al vaccino. Ma queste sono cose assolutamente non confermate. E’ possibile che sia più contagiosa, come la variante Delta, ma sono varianti che non hanno determinato una maggiore gravità della malattia, e per il momento i vaccini stanno continuando a funzionare bene»: così Patrizia Popoli a Oggi è un altro giorno.
Nel corso del suo intervento, la presidente della Commissione tecnico scientifica dell’AIFA si è soffermata così sui casi rilevati in Italia: «Per quanto riguarda i casi italiani, essendo stati vaccinati hanno mostrato sintomi molto lievi. E’ presto per dire che il vaccino funziona,ma se dopo due dosi avessero mostrato una malattia severa sarebbe stato sufficiente per allarmarci. Non possiamo ancora escludere il rischio, ma non ci sono particolari segnali di allarme».
PATRIZIA POPOLI: “NON ESCLUDIAMO ALTRI RICHIAMI”
Dopo una battuta sul possibile adattamento dei vaccini alla nuova variante – «Difficile dare una data precisa, ma si parla di un periodo di tre mesi per adattare i vaccini. Ma prima dobbiamo valutare che non risponda alla variante» – Patrizia Popoli ha ribadito l’importanza della campagna vaccinale: «Se non si vaccina tutto il mondo, le varianti girano. L’unica risposta alle varianti è quella di continuare a vaccinarsi. Questa è l’unica possibilità che abbiamo per sconfiggere le mutazioni». «E’ difficile dare una risposta certa oggi, non è escluso che ci sarà bisogno di nuovi richiami», ha proposito del futuro post-terza dose, poi Patrizia Popoli non s’è sbilanciata sul possibile obbligo di mascherina all’aperto, già adottato in alcune città: «Dipende dall’andamento della singola città, ma sicuramente la precauzione non è mai troppa in questi casi». Infine, sul vaccino ai bambini dai 5 ai 12 anni: «Nelle ultime settimane stiamo assistendo a un incremento importante dei casi tra i bambini, soprattutto dai 5 ai 12 anni: il virus ha ripreso a circolare e colpisce i soggetti non vaccinati. Dei soggetti in età scolare, la metà è tra i 5 e i 12 anni. Sintomi? Nei bambini quasi sempre il Covid è una malattia molto benigna, però ci sono dei casi che possono dare luogo anche a manifestazioni più gravi».