Questa sera con la messa in onda su Rai 1 dell’acclamato film House of Gucci si tornerà – ancora una volta negli ultimi 30 anni – della figura di Patrizia Reggiani, ultima moglie di Maurizio Gucci che fu ucciso tragicamente nel 1995 in uno dei casi di cronaca nera tra i più discussi in Italia: un omicidio (si scoprirà solamente qualche anno più tardi, dopo una lunga e complessa serie di indagini) dalla stessa Patrizia Reggiani che arrivò ad assoldare un vero e proprio killer per vendicarsi del cuore spezzatole dal rampollo di casa Gucci.



Partendo proprio da qui, dopo la morte di Maurizio i riflettori si accesero rapidamente su Patrizia Reggiani, ma prima di arrivare ad arrestarla e processarla ci vollero due anni: finita in manette nel 1997 ha continuato per tutta la durata dei tre processi a suo carico a dirsi assolutamente innocente, ma nel 1998 venne dimostrato inconfutabilmente che c’era proprio lei dietro all’omicidio che nel frattempo era arrivato anche sulle prime pagine internazionali.



Da un’iniziale condanna a 26 anni di reclusione, sappiamo per certo che Patrizia Reggiani si sarebbe comportata come una vera e propria detenuta modello, tanto che – dopo aver rifiutato l’offerta di un permesso lavorativo che le è stata offerta nel 2011 – è riuscita ad uscire per ‘buona condotto’ dopo aver contato solamente 16 anni dei 26 e dopo un paio di anni ai domiciliari sorvegliata dagli assistenti sociali.

Cosa fa oggi Patrizia Reggiani e la sua opinione sul film House of Gucci: “Infastidita da Lady Gaga”

Su quello che ne è stato di Patrizia Reggiani dopo l’omicidio Gucci e gli anni di reclusione non sappiamo un granché, ma resta certo che non lavora e vive a Milano in quell’attico prestigioso da quasi 2mila metri quadrati di superficie che condivideva (più di 30 anni fa) con il marito assassinato; e proprio a proposito di quest’ultimo in un’intervista di un paio di anni fa  al magazine People aveva confessato di provare “ancora una grande amore per lui”, dicendosi “né innocente, né colpevole” per l’omicidio dato che – ovviamente a suo dire – sarebbe stata incastrata “e ricattata” dai suoi complici in “un grande malinteso” che le è costato 18 anni di vita.



Nel frattempo, non sembra che Patrizia Reggiani abbia rilasciato grandi commenti sulla pellicola House of Gucci, astenendosi dal commentare la ricostruzione dei fatti operata da Ridley Scott e preferendo incentrarsi sull’attrice che la interpreta, ovvero Lady Gaga, dicendosi “alquanto infastidita” dal fatto che nei lunghi mesi di riprese e scrittura della sceneggiatura non sia mai andata a conoscerla di persona per dare di lei un’immagine coerente e precisa che va di ben lunga oltre “a ciò che lei avrà letto e visto o che le avranno raccontato”.