Patrizia Reggiani ha scontato diciotto dei ventisei anni di carcere (rilasciata in anticipo per buona condotta) per essere stata la mandante dell’assassinio del suo ex marito, Maurizio Gucci, ucciso il 27 marzo 1995 sulla gradinata esterna del suo ufficio. Alla donna, nel 1992 fu diagnosticato un tumore al cervello, rimosso senza conseguenze negative per la sua salute e le figlie chiesero al giudice di ribaltare la condanna inflitta alla loro madre, dicendo che tale condizione avesse influito sulla sua personalità.



La “Vedova Nera”, come fu ribattezzata da tutti, ricevette una pena pari a 29 anni di carcere, poi ridotta a 26 dalla Corte d’Appello di Milano. Correva l’anno Duemila e Patrizia Reggiani tentò il suicidio dietro le sbarre servendosi di un laccio delle scarpe, ma fu salvata in tempo. Poi, nel 2011, le fu proposto di lavorare sotto supervisione carceraria, ma lei rifiutò categoricamente tale opzione e fu rilasciata poi cinque anni più tardi. Infine, nel 2017 le venne assegnata una rendita dell’azienda Gucci pari a circa un milione di euro, come stabilito da un accordo sottoscritto nel 1993, dunque due anni prima dell’uccisione di suo marito. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



PATRIZIA REGGIANI, CONDANNATA A 26 ANNI DI CARCERE: OGGI È LIBERA

Il nome di Patrizia Reggiani in queste ore è al centro dell’attenzione mediatica per via della prima foto di Lady Gaga che nel film “House of Gucci” interpreterà proprio la donna oggi 72enne. Patrizia è la ex moglie di Maurizio Gucci, assassinato a Milano nel 1995 e per il cui omicidio fu condannata come mandante trascorrendo ben 17 anni in carcere. Di sé ne ha parlato di recente nell’interessante documentario per Discovery+ dal titolo “Lady Gucci – La storia di Patrizia Reggiani”, dal quale, come spiega una delle autrici Marina Loi, emerge “una donna magnetica che non può lasciare indifferenti e che ha una storia da romanzo, da film”. Nel 1977 l’ex moglie dell’erede della dinastia della moda fece un incontro importante che contribuì a dare una svolta alla propria vita. A Ischia conosce Giuseppina Auriemma con la quale nasce subito una forte amicizia. Se Lady Gucci aveva bisogno di una confidente, la maga napoletana non disdegnava i costosi benefit e regali garantiti da quella sua nuova amicizia. Proprio Pina Auriemma sarà una figura fondamentale nell’organizzazione dell’omicidio di Gucci. A finire in carcere nell’ambito delle indagini sull’omicidio dell’erede della maison furono proprio Patrizia Reggiani, Pina Auriemma, Ivano Savioni e Benedetto Ceraulo. E’ il 31 gennaio 1997 quando la vedova Gucci fu arrestata. Al momento dell’arresto, come rammenta il detective – scrive il Corriere – Patrizia indossava i suoi gioielli e una vistosa pelliccia. Dopo il consiglio di lasciare tutti gli oggetti a casa in vista del suo ingresso in carcere, la donna replicò: “I miei gioielli e la mia pelliccia vanno dove vado io”. Per l’omicidio Gucci Patrizia Reggiani fu condannata a 26 anni come mandante del delitto, ha scontato la sua pena ed oggi è una donna libera.



PATRIZIA REGGIANI, EX MOGLIE GUCCI: CHI È OGGI

Patrizia Reggiani è la protagonista di una storia incredibile: “Ha colpito tutti noi che l’abbiamo conosciuta sul set del documentario”, ha raccontato al Corriere Marina Loy, “Ha un carisma particolare ed emana luce, anche avendo un passato piena di ombre: sembra pattinare sulla vita”. Nelle passate settimane, in una intervista a Libero, la Reggiani aveva commentato la scelta di Ridley Scott di puntare su Lady Gaga come colei che avrebbe interpretato Lady Gucci: “Sì, sarà lei e la cosa mi piace”, aveva detto. “Fa effetto, è davvero un karma”, aveva aggiunto, mentre parlando del regista del film aveva detto: “E’ pazzesco. Sono venuti a casa mia” insieme alla moglie Giannina Facio nel periodo in cui Reggiani era agli arresti domiciliari “per chiedere, ma allora c’era ancora mia madre Silvana, lei fu irremovibile, fu un no su tutta la linea”. Dopo la morte della madre ha detto di sì al documentario sulla sua vita ma, ammette, “mi fermo lì. Mi sembra che basti”. Parlando di sè e del totale distacco dalla vicenda legata al delitto dell’ex marito Maurizio Gucci ha commentato: “la vita di oggi è distaccata, i negozi chiusi, una città chiusa su se stessa, il Covid, le storie individuali sembrano altrove. Vivo bene, in questa casa, nella camera di mia madre ora dorme Loredana, la mia assistente”. Le figlie Allegra e Alessandra avevano chiuso con lei ogni rapporto. La stessa Patrizia ha ammesso: “Non le vedo, non le sento. A certe cose pensa l’avvocato Daniele Pizzi. Mi dispiace solo non vedere i miei nipoti. Peccato, ci terrei”.