Icona italiana degli anni ’90, Patrizia Rossetti è stata ed è una dei personaggi più famosi del mondo della televisione. Proprio lei insieme ad altre star ha vissuto il cambio radicale di Mediaset, dichiarando però che a differenza di altri colleghi non ha mai “sgomitato” per avere un suo spazio nei vari programmi. Tutti la conosciamo per il suo carattere forte, e in effetti la sua carriera incredibile dimostra che dietro alla donna c’è una personalità di grande spicco.
In un concorso, Pippo Baudo l’aveva lanciata e da lì era iniziato il suo lavoro nel mondo della televisione. Ma come ha dichiarato lei, per via del troppo successo ha dovuto lasciare Mediaset. Il motivo? Siccome i picchi di audience erano troppo alti – grazie a lei – su Rete 4, si rischiava di fare concorrenza a Canale 5. Da lì la decisione di lasciarla fuori dal palinsesto. Patrizia Rossetti lo racconta a Fanpage senza risentimento, fiera di aver vissuto l’epoca più proficua della televisione nel nostro Paese.
Patrizia Rossetti, il ricordo di Maurizio Costanzo e la critica alla televisione di oggi: “Si osa troppo poco”
Tutti conosciamo Patrizia Rossetti come una delle più famose opinioniste del panorama televisivo italiano, ma forse molti non sanno che la donna è stata la prima che ha ideato un talk show su Rete 4, accompagnata da Enrica Bonaccorti e dalla grandissima Raffaella Carrà. Ancora oggi lo ricorda come un onore. Non solo, Patrizia Rossetti aveva lavorato anche con Maurizio Costanzo e con Paolo Villaggio, poco prima che Rete 4 ha deciso di farla uscire di scena. “Il mio programma fu tagliato non perché non andasse bene. Era piena di sponsor e faceva picchi di audience”, spiega l’opinionista, “ma perché bisognava lasciare il programma di Canale 5 senza concorrenza interna su Rete 4 o Italia 1”.
Patrizia Rossetti racconta amareggiata di aver scoperto solo dopo il motivo della sua cacciata, comprendendo però che per Rete 4 Mediaset aveva un progetto totalmente diverso rispetto agli altri canali che conosciamo. La conduttrice si è espressa anche sulla televisione di oggi, dicendosi scontenta perchè si osa troppo poco, a differenza di trent’anni fa quando si osava di più rinnovando i contratti dei conduttori di anno in anno e permettendo a tutti di restare in tv. Oggi, però, esiste un mestiere che prima non c’era, quello dell’opinionista e lei se la sta cavando davvero alla grande. Obiettivi per il futuro? Condurre un programma di tre donne.