Sin dall’inizio della sua carriera Nek ha sempre voluto avere un rapporto trasparente con i suoi fan, a cui è sempre stato riconoscente per l’affetto che hanno saputo dargli. Ed è per questo che in più occasioni ha raccontato dell’amore che lo lega alla moglie Patrizia Vacondio, conosciuta quando lei era già mamma di Martina, nata da una precedente relazione. I due si sono sposati nel 2006, a distanza di più di dieci anni dal loro primo incontro.



A differenza del marito, la donna ha sempre cercato di tutelare il più possibile la sua privacy, pur essendo presente sui social, dove condivide spesso immagini che la ritraggono insieme al cantante. L’interprete di “Laura non c’è” va d’accordissimo con la ragazza, che lo considera un “secondo papà”, al punto tale da avere voluto aggiungere al cognome del suo padre naturale anche ‘Neviani’, quello all’anagrafe dell’artista. Nel 2010 la coppia ha poi avuto un’altra figlia, Beatrice.



Patrizia Vacondio e Nek: un amore più forte dell’errore

Anche il rapporto tra Filippo, questo il nome all’anagrafe di Nek, e Patrizia ha vissuto momenti difficili. Il cantante, infatti, aveva rivelato alla donna di averla tradita mentre lui si trovava in viaggio per motivi di lavoro, ma nonostante la delusione più che naturale lei è riuscita a perdonarlo.

“Faccio un mestiere che induce in tentazione – aveva raccontato lui a ‘Vanity Fair’ -. Una volta in Messico ero in hotel: sento bussare alla porta, pensavo fosse il servizio in camera, invece era una ragazza nuda. Mi si buttò addosso, piangendo, io la coprii con un accappatoio, la invitai ad entrare e sedersi, offrendole da bere, poi l’ho accompagnata fuori. Le volte che ho preso un gioco sotto gamba sono quelle in cui mi sono fatto più male, con il rischio di conseguenze pesanti”.



Alla fine è stato quindi l’amore a prevalere e lui non può che essere felice di poter contare ancora sulla presenza della moglie nella sua vita: “Siamo fatti l’uno per l’altra, condivido tutto, non tengo l’altro all’oscuro. Ci siamo ritrovati ammettendo lo sbaglio e chiedendo scusa”.