Tornato all’attività accademica dopo aver ricoperto il ruolo di Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi è tra i protagonisti della prima prova di italiano della Maturità 2023. Compare, infatti, in una delle tracce della Tipologia C con la lettera che gli accademici gli hanno inviato nel 2021 con l’appello a reintrodurre le prove scritte agli Esami di Stato. Scelto da Mario Draghi, aveva come compito il ritorno della didattica in presenza dopo il periodo di quella a distanza (Dad) dovuto alla pandemia Covid, oltre alla realizzazione delle riforme previste dal Pnrr.

Patrizio Bianchi ha raggiunto l’obiettivo della riapertura delle scuole in presenza nell’agosto 2021, delineando in un decreto le misure per il rientro in sicurezza (mascherina, distanziamento, Green pass per docenti, monitoraggio casi). Didattica in presenza e monitoraggio dei casi di coronavirus sono stati poi confermati per l’anno scolastico successivo. Il ritorno delle prove scritte in presenza della Maturità risale però al 2022, dopo la tesina prevista nel 2021.

PATRIZIO BIANCHI E IL COVID: STORIA DI UNA SFIDA COMPLESSA

In molti parlarono di “Maturità ridotta” o Maturitàlight” a causa della formula scelta dall’allora ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Fu scelta, infatti, la formula del maxi-orale con un focus particolare sull’elaborato, il lavoro svolto dai maturandi e completato nelle ultime settimane di scuole sulle materie di indirizzo. Tante le polemiche, che portarono ad esempio alla lettera aperta degli accademici, i quali esortavano al ritorno delle prove scritte. Ma Bianchi riteneva sufficiente l’elaborato «per sviluppare un pensiero articolato, complesso».

Più in generale, è stata più in generale la gestione del Covid sul fronte scolastico a far discutere, come l’assenza di una linea precisa sulle mascherine agli Esami di Stato, con Patrizio Bianchi che lasciò la decisione al Presidente della Commissione di fronte alle eventuali richieste degli studenti di abbassarla. La ripartenza, di fatto, per il mondo della scuola c’è stata solo nell’anno scolastico 2022-2023, quello che appunto si chiude ora. Niente mascherine né Dad, tantomeno Green pass, ma linee guida per contagi e casi sospetti.