Patrizio Oliva ricorda il fratello morto: “Mamma sempre al cimitero, papà diventò violento“
Patrizio Oliva, oggi pomeriggio ospite a La volta buona su Rai 1, ha ricordato la sua difficile giovinezza segnata dalla morte del fratello Ciro a soli 15 anni. Un evento luttuoso che ha profondamente segnato la loro famiglia, come raccontato ai microfoni di Caterina Balivo, e in seguito al quale il padre si avvicinò all’alcol diventando violento nei confronti della madre: “Mia madre era sempre al cimitero, tutti i giorni, rientrava il pomeriggio. Mio padre, che non aveva mai bevuto neanche due dita di vino, diventò un grandissimo ubriacone“. Commentando le violenze domestiche, ha spiegato: “Lui era violento solo con mia madre, ma solo quando si ubriacava diventava violento. Poi, grazie alle mie vittorie, è rinsavito“.
L’ex pugile si è poi soffermato sulla vita privata e sul primo matrimonio con l’ex moglie, naufragato: “Le volevo bene però, quando andammo a vivere insieme, capii che eravamo due persone diverse. Per evitare di diventare come mio padre, decisi di allontanarmi“. In seguito alla separazione, decise di allontanarsi anche dal primogenito Ciro, nato da quell’unione: “Mio figlio non riuscivo a vederlo e, onde evitare di fargli del male, decisi di mettermi da parte e dissi: ‘Quando crescerà, capirà per quale motivo il papà si è allontanato“.
Patrizio Oliva e il ritrovato rapporto con il figlio Ciro: “Ci siamo riavvicinati“
Il distacco dal figlio Ciro ha rappresentato una grande sofferenza per Patrizio Oliva, che a La volta buona svela: “Non ci siamo visti per 30 anni“. Nel frattempo l’ex pugile si era costruito una nuova vita al fianco della sua attuale moglie, dalla cui unione sono nate tre figlie, mentre con il primogenito è rimasto il silenzio: “Io non ho mai vissuto mio figlio, vivevo le mie figlie e non sentivo questo amore, quindi ho aspettato che crescesse“. E ha aggiunto: “Io ho fatto il possibile per stare vicino a mio figlio, ma non mi è stato possibile, quindi è per il suo bene che mi sono messo da parte“.
Dopo 30 anni la svolta, quando è lo stesso Ciro a contattare il padre: “Un giorno stavo in palestra, mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Papà sono a Napoli, vogliamo vederci?’. Non me l’aspettavo, ero impaurito, non sapevo cosa volesse. È venuto in palestra, abbiamo parlato un’ora e ci siamo riavvicinati“. Infine, proprio dal figlio è arrivato un video-messaggio per l’ex pugile, che si è commosso in studio ripensando al loro ritrovato rapporto.