Patrizio Rispo e la malattia: il tumore alla prostata scoperto quasi per caso
Oggi pomeriggio va in onda una nuova puntata de La volta buona su Rai 1, con Caterina Balivo alla conduzione. Tra gli ospiti che si racconteranno ai suoi microfoni c’è anche Patrizio Rispo, storico attore di Un posto al sole, pronto a confidarsi tra carriera e vita privata. Il noto volto della soap di Rai 3, nel corso della sua vita, ha anche affrontato una battaglia contro un tumore alla prostata sconfitta due anni fa. A parlarne era stato lo stesso attore in un’intima intervista rilasciata a Il Mattino nel 2 marzo 2022, pochi giorni dopo la rimozione della malattia.
Tutto però cominciò nel 2016 per un caso del tutto fortuito: Patrizio Rispo venne infatti a conoscenza della malattia quando venne chiamato come testimonial per una campagna sulla prevenzione contro il cancro alla prostata. La visita con il primario di urologia al Policlinico della Federico II fu fondamentale per diagnosticare il tumore e per avviare le cure. Inizialmente fu programmato un intervento chirurgico per rimuoverlo ma, per un altro caso decisamente fortuito, l’operazione saltò.
Patrizio Rispo: “Ho convissuto bene con la malattia perché temevo…“
“Ho avuto due tumori, che ho tolto proprio dieci giorni fa“, aveva raccontato Patrizio Rispo nel corso dell’intervista di due anni fa. La diagnosi, risalente al 2016, “l’ho avuta quando mi chiesero di girare uno spot sulla prevenzione. E, da quel giorno, sono stato anche io sotto stretta sorveglianza“. L’attore ha eseguito controlli ogni 6 mesi, ma l’operazione saltò perché “ero in sala operatoria, quando andò via la corrente elettrica. Mi dissero di ritornare la sera, che con i generatori non avrebbero potuto procedere. Invece la corrente elettrica, quella sera, non era ancora tornata: lo interpretai come un segnale di mia madre, che non voleva mi operassi“.
Patrizio Rispo dunque evitò l’intervento chirurgico, che sarebbe stato troppo invasivo, ed ha sconfitto la malattia nel 2022 attraverso un trattamento di eccellenza che non ha avuto su di lui alcun tipo di conseguenze. “Ho convissuto bene con la malattia, perché temevo di più le conseguenze dell’operazione“, ha confessato. Infine, ha lanciato un messaggio sull’importanza della prevenzione: “Io non faccio altro che sostenere campagne di prevenzione perché sono l’unica grande difesa dalle malattie, come dimostra quel che è successo a me. Ma la prima medicina è nella testa. Serve un atteggiamento positivo, combattivo“.