INCHIESTA “LO STATO DELLE COSE” SU PATRONATI CGIL ALL’ESTERO
I cittadini italiani residenti negli Usa pagano la Cgil per servizi che dovrebbero essere offerti gratuitamente: a rivelarlo è un’inchiesta di “Lo stato delle cose“, il programma condotto su Rai 3 da Massimo Giletti, in onda oggi alle 21:20. Bisogna partire da una premessa: i patronati in Italia e all’estero vengono finanziati dallo Stato italiano tramite un prelievo sui contributi previdenziali di tutti i contribuenti. Parliamo di 486 milioni di euro solo per quanto riguarda l’anno in corso. Con queste risorse i patronati sono tenuti a erogare diversi servizi e devono farlo gratuitamente, visto che rientrano nella convenzione con il ministero del Lavoro e ricevono appunto soldi pubblici.
A tal proposito, i fondi vengono distribuiti in base alle pratiche espletate, ognuna delle quali ha un punteggio. Quindi, più se ne fanno, più soldi arrivano. Eppure, da tempo e in alcuni casi si sarebbero trasformati in centri di affari e questo fenomeno è difficile da arginare. Poi ci sono i pensionati che non denunciano temendo ritorsioni e la perdita dell’unico punto di riferimento che anno per districarsi nella burocrazia. Nel 2016, però, il Comitato per le questioni degli italiani all’estero aveva evidenziato le irregolarità, chiedendo una riforma. Eppure, nulla è stato fatto. Il servizio realizzato da Alessio Lasta accende i riflettori sull’Inca Cgil di New York.
I TRUCCHI DEI PATRONATI E IL SISTEMA PER RICEVERE PIÙ FINANZIAMENTI
Alessio Lasta ha raccontato a La Verità di aver scoperto che i patronati sono diventati centri di business, dove bisogna svolgere più pratiche possibili, ma chiedono soldi agli utenti per servizi che dovrebbero essere gratuiti. L’inviato de “Lo stato delle cose” ha raccolto diverse testimonianze sul posto, anche di persone che negli anni hanno lavorato all‘Inca Cgil di New York. Il programma mostrerà le ricevute da centinaia di dollari per pratiche che dovevano essere espletate gratuitamente, ma verrà anche spiegato il meccanismo della domanda che viene ripetuta più volte a distanza di anni, così da incrementare il numero delle attività su cui vengono calcolati i finanziamenti pubblici.
Inoltre, verrà pubblicato un documento esclusivo con dati scioccanti sulle irregolarità delle pratiche, in base a quanto emerso da un’ispezione dell’anno scorso. Infatti, sono previste per legge, ma sono poche e insufficienti al cospetto di tantissime sedi estere dei patronati. Quando vengono scoperte alcune irregolarità, c’è la decurtazione del finanziamento, ma questa perdita, stando a quanto scoperto dall’inviato del programma di Massimo Giletti, viene compensata dai guadagni accumulati in precedenza.
L’auspicio è che il servizio porto il ministero a potenziare le ispezioni e a implementare la digitalizzazione delle pratiche, ma anche i sindacati hanno le loro responsabilità secondo Lasta, in quanto “non si può trasformare la funzione del patronato da sociale a lucrativa, perché contraddice la natura stessa del sindacato“. Comunque, potrebbe arrivare la replica del segretario Maurizio Landini, che – stando a quanto riportato dal Giornale – è stato invitato da Massimo Giletti in studio.