Il 9 novembre si è chiuso il Forum internazionale del turismo a Firenze. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e i rappresentanti di Enit spa, gli assessori regionali al Turismo e quelli delle province autonome di Trento e Bolzano, nonché i delegati di associazioni e federazioni di categoria del settore turistico, hanno siglato il nuovo “patto per il turismo”, che in primis riconosce l’importanza strategica dell’industria del turismo per la crescita socioeconomica sostenibile dell’Italia e il suo ruolo fondamentale nel favorire l’inclusione e lo sviluppo economico di tutto il territorio italiano.



Alla luce degli indirizzi del Piano strategico del Turismo 2023-2027 (governance, innovazione, sostenibilità, qualità ed inclusione e formazione) il Patto vuole tracciare un percorso comune per accelerare il piano di crescita del turismo italiano, sulla base di dieci principi: centralità, accessibilità, formazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, pianificazione e sviluppo, qualità, governance, accelerazione processi, unicità.



Centralità

Il turismo, in ragione della sua trasversalità, ha una capacità unica di connettere diversi ambiti economici e sociali e di promuovere la crescita complessiva e lo sviluppo dei territori a livello nazionale e locale, nonché una maggiore resilienza e capacità di ripresa di fronte a eventi critici di enorme gravità (pandemia, alluvioni). L’azione deve pertanto mirare nei prossimi anni ad affermare la centralità e trasversalità del turismo italiano come pilastro reale dell’economia della Nazione. Questo comporta un ulteriore rafforzamento di attenzione verso il turismo in sinergia con gli altri settori economici per ottenere risultati significativi in termini di prospettive di sviluppo. Il turismo, per la sua natura trasversale, sta dimostrando sempre di più di essere un asset strategico di sviluppo, per livello di performance, di innovazione, di crescita rapida e di attrattività, alimentando i molteplici settori che beneficiano della filiera turistica (edilizia, alimentare, trasporti, telecomunicazioni, ecc.). Infine, va evidenziata la particolare capacità del turismo di mobilitare risorse, creare impresa e occupazione e produrre reddito che ha portato negli ultimi tempi a parlare sempre di più di “Industria del turismo”.



Accessibilità

Si deve rendere il turismo inclusivo e fruibile da tutte le persone, senza alcuna distinzione legata a condizioni sociali, fisiche, sensoriali, cognitive o all’età. Il turismo deve diventare un modello di accoglienza universale, capace di rispondere alle esigenze di tutti i turisti. Le strutture ricettive, i trasporti e i luoghi di interesse turistico si impegnano ad adottare standard internazionali di accessibilità e inclusione, garantendo a ogni turista la possibilità di godere appieno dell’esperienza. Vanno incoraggiate politiche volte alla rimozione delle barriere architettoniche, promuovendo infrastrutture e servizi accessibili.

Formazione

Non possiamo negare che da anni vi sia un gravissimo problema di risorse umane nel turismo in Italia e i dati fanno presagire che il fenomeno sarà sempre più grave: non si trovano risorse qualificate e spesso lo sviluppo delle imprese è limitato dalla mancanza di risorse umane qualificate; i motivi di questa criticità sono tanti e vanno opportunamente indagati e approfonditi; i soggetti che si occupano di formazione sono talvolta inadeguati e distanti dal mercato, nel contempo le Imprese non hanno un ruolo attivo; strumenti tecnicamente efficaci, come il c.d. Fondo Nuove Competenze, non sono disegnati per il turismo ma per altri settori. Lo sviluppo delle risorse umane nei prossimi anni sarà un tema assolutamente prioritario dove le Imprese devono giocare un ruolo attivo e non più passivo. Un turismo di qualità passa anche attraverso la valorizzazione delle competenze professionali, il benessere dei lavoratori e la conciliazione dei tempi vita-lavoro che possono fungere da importante leva, per la soddisfazione delle risorse umane oggi penalizzate anche da una fiscalità articolata e da un’eccessiva stagionalità.

Sostenibilità

Il mondo del turismo deve essere sostenibile, lo pretende l’ambiente in cui viviamo, lo richiedono i turisti che sempre più fanno le loro scelte di viaggio-vacanze su principi di sostenibilità nel rispetto delle regole ESG (environmental, social, and governance) e dei criteri europei ETIS (european tourism indicator system); va tenuto presente che nei prossimi anni sarà negato l’accesso al credito alle imprese turistiche che non si adegueranno alle regole della sostenibilità e su questo fronte va ricercato un supporto per gli investimenti necessari al passaggio sostenibile delle Aziende. Il futuro del turismo deve essere orientato al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle attività turistiche. Le politiche di gestione sostenibile delle risorse saranno incentivate per garantire uno sviluppo economico che tuteli l’ambiente e le comunità locali nel rispetto dei principi ETIS. Dovrà essere sostenuta l’implementazione di soluzioni che mirino alla riduzione delle emissioni di CO2, all’utilizzo delle energie alternative, al risparmio energetico nelle strutture ricettive e nei trasporti ed all’economia circolare.

Intelligenza artificiale

L’innovazione tecnologica rappresenta un elemento cruciale per il futuro del turismo. Le tecnologie avanzate, come l’IA, offrono nuove opportunità per migliorare sia l’esperienza del turista sia l’efficienza operativa degli operatori. Ci si deve impegnare a promuovere l’adozione di soluzioni digitali avanzate per migliorare il servizio clienti. I sottoscrittori si impegnano a incentivare l’uso di strumenti di IA per la personalizzazione dell’offerta turistica e l’analisi dei dati, così da migliorare la pianificazione e la promozione delle destinazioni. Appare altresì necessario continuare ad utilizzare l’innovazione digitale per favorire l’organizzazione e gestione dell’offerta turistica a tutti i livelli di destinazione potenziando la collaborazione tra Regioni, Province autonome e ministero del Turismo e implementando informazioni, proposte ed esperienze sul Tourism Digital Hub nazionale anche attraverso i Destination Management System regionali.

Pianificazione e sviluppo turistico

È fondamentale continuare a lavorare in sinergia per una corretta pianificazione dello sviluppo turistico, con una particolare attenzione alla destagionalizzazione e alla distribuzione omogenea dei flussi turistici. L’obiettivo è quello di garantire una crescita sostenibile che valorizzi l’intero territorio nazionale e durante tutto l’anno, combattendo la “stagionalità” che penalizza fortemente l’Italia. È opportuno impegnarsi a sviluppare piani ed azioni turistiche che promuovano una distribuzione equilibrata dei turisti nel tempo e nello spazio, valorizzando le destinazioni meno conosciute e incoraggiando e sostenendo le forme di turismo destagionalizzato, imperniato sul Benessere, il patrimonio culturale dei nostri Borghi, il buon cibo, i circuiti dei musei d’impresa, la moda, il turismo medicale e termale, i grandi eventi, il turismo della terza età. La destagionalizzazione, la delocalizzazione e la diversificazione dell’offerta turistica saranno centrali per attrarre flussi in tutti i periodi dell’anno, garantendo una ricaduta economica ed occupazionale continuativa per le comunità locali.

Qualità

La qualità è un elemento fondamentale e irrinunciabile del mondo turistico, indipendentemente dal livello di tariffa; troppo spesso il livello di qualità delle nostre strutture e dei servizi erogati è fortemente critico, dovuto in parte anche a un problema di vetustà, di cultura, ma anche di stagionalità. Le “stelle” spesso non sono rappresentative del livello dell’offerta turistica e, non fornendo un parametro univoco di qualità, rischiano di far perdere competitività alle imprese. Vanno intraprese azioni per migliorare fortemente la qualità delle strutture e dei servizi. Considerata la natura così dinamica del fenomeno turistico, occorre altresì puntare sull’innovazione dei servizi.

Governance

La governance del turismo in Italia si deve basare su un sistema di piena e leale collaborazione tra il ministero del Turismo, le Regioni e le province autonome, che – nel rispetto delle competenze costituzionali e dei rispettivi ruoli – mira a garantire un’efficace promozione e gestione del patrimonio turistico della Nazione e a una corretta ed efficace organizzazione e gestione delle destinazioni. Il ministero del Turismo svolge una funzione di indirizzo e coordinamento a livello nazionale, definendo politiche generali, attivando assegnazione di risorse, promuovendo standard di qualità e sostenibilità e gestendo l’immagine unitaria dell’Italia all’estero. Tra i suoi compiti rientra anche la definizione delle linee guida per lo sviluppo turistico, in armonia con gli obiettivi di crescita economica e di valorizzazione culturale e ambientale verso un turismo sempre più “sostenibile”. Le Regioni, in considerazione delle specificità territoriali italiane, hanno un ruolo centrale nella governance del turismo, con competenze legislative e amministrative proprie, occupandosi della promozione turistica del proprio territorio e della valorizzazione delle proprie risorse turistiche, dell’organizzazione degli eventi, del sostegno alle imprese e della formazione, lavorando in piena sinergia con il ministero del Turismo. Questa virtuosa collaborazione mira a creare un sistema turistico integrato e competitivo, che rispetti le identità locali e, al contempo, rafforzi l’immagine dell’Italia come destinazione internazionale di eccellenza.

Certezza di regole

Su questo importante punto si intende costituire un “tavolo tecnico” Ministero- Regioni-Imprese per elaborare i provvedimenti necessari all’attuazione di questo fondamentale punto. Il consolidamento del ministero del Turismo è passo strategico per questo percorso.

Unicità dell’Italia

L’Italia è unica: questo concetto fondamentale deve essere compreso da tutti i soggetti coinvolti nel turismo; si deve essere consapevoli della sua unicità e il mondo del turismo deve essere regista e attore di questo elemento distintivo assoluto.

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