«Berlusconi sta bene e abbiamo parlato anche del futuro del Centrodestra visto che ho diverse idee positive in testa»: con queste parole ieri Matteo Salvini ha di fatto dato il “via” ad una serie di congetture e retroscena che oggi riportano un presunto nuovo asse tra Lega e Forza Italia testo ad escludere sempre di più Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. In realtà oggi con l’annuncio fatto da Salvini all’evento di “Identità e Democrazia” in Portogallo, per un nuovo Centrodestra unito anche in Europa (con i tre partiti Ppe, Ecr e Id) è arrivata una parziale smentita, pubblica, delle possibili tensioni interne



Scontri che comunque esistono e vedono nelle nomine per le Amministrative un motivo di costante dialettica tra FI, FdI e Lega, separati in questo nuovo Governo Draghi con Meloni rimasta all’opposizione: ebbene, su “Libero” il nuovo direttore Alessandro Sallusti oggi scrive come il “Centrodestra di Governo” potrebbe essere realtà anche nell’immediato futuro, con l’esclusione di Fratelli d’Italia. «Il rapporto tra Salvini e Berlusconi non è mai stato così intenso, diretto e sincero», scrive l’ex direttore de “Il Giornale” che dunque conosce molto bene gli ambienti berlusconiani: «Il Salvini di oggi è politicamente più maturo e tondo. Ha capito che, pur bravo che sia, per governare gli servono alleanze – non mi riferisco solo a quelle elettorali – e così ad Arcore, dove capita più spesso di quanto poi si sappia, non è più un estraneo e neppure un ospite svogliato e sopportato».



IL PATTO PER IL CENTRODESTRA DI GOVERNO

Un asse quello tra Lega e Forza Italia che nascerebbe dall’intento di Salvini e Giorgetti di porre un futuro prossimo di rispettabilità e meno “estremismo” in ambito politico anche al di fuori dell’Italia: «nel futuro c’è l’elezione del presidente della Repubblica, scranno che ancora resta nella testa e nel mirino di Silvio Berlusconi (uno specialista di missioni impossibili) ma che, al di là delle aspirazioni personali, in ogni caso questa volta è contendibile dal Centrodestra, dopo anni di presidenti di sinistra», scrive ancora Sallusti nel suo editoriale su “Libero”. Quirinale, governo ma anche prossime Elezioni politiche: secondo il direttore, «Se fosse una partita a scacchi diremmo che Giorgia Meloni, forte di un teorico successo elettorale, arrocca in attesa di eventi mentre Salvini muove all’attacco per assicurarsi l’appoggio di Forza Italia nel prosieguo della partita». Seguire l’europeismo di Draghi, farsi più forte in ambito “centrista” o semplicemente organizzare un’offensiva con più piani per arrivare alla guida del Paese con il Centrodestra: le “mosse” di Salvini sono ancora tutte da attendere, ma quel che è certo è la “freddezza” che inizia comunque a percepirsi tra due partiti alleati ma sempre più rivali elettoralmente.



A domanda diretta ieri ad un gazebo della Lega a Lambrate, Salvini ha risposto così sul possibile scontro con FdI visti i crescenti sondaggi su Giorgia Meloni: «Se cresce il centrodestra io sono contento, poi se oggi i sondaggi certificano che la Lega è ampiamente il primo partito siamo tranquilli. Ho l’ambizione e la sensazione di poter guidare questa straordinaria forza che è prima in Italia. Per il momento solo nei sondaggi, presto anche nel suo Governo».