Riccardo Fogli e tutti gli ex di Patty Pravo, la divina della musica italiana che ha venduto la cifra record di 110 milioni di dischi al mondo. Una carriera straordinaria quella di Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, che con la sua voce ha conquistato il mondo e non solo. Tantissimi gli uomini che l’hanno corteggiata e che sono caduti ai suoi piedi. Proprio l’interprete di ‘E dimmi che non vuoi morire’ nel salotto di Domenica In dall’amica Mara Venier ha raccontato: “ho avuto tanti uomini, quattro”. Il primo è stato Gordon Faggetter, batterista professionista del gruppo Cyan Three con cui si è anche sposata.



Parlando proprio del primo compagno e marito, la Pravo ha raccontato: “eravamo fanciulli. La mia felicità, quando ci sposammo da lui a Brighton, fu lavare l’auto con la pompa, in giardino. Ci sarebbe piaciuto un figlio, ma non puoi crescere i figli in tour e ci siamo promessi che non ne avremmo avuti”. Successivamente la cantante de “La bambola” si è sposata in seconde nozze con lo stilista Franco Baldieri, ma questo è stato un errore di percorso. A seguire la cantante è stata con il chitarrista Jack Johnson e il bassista Paul Marines.



Patty Pravo e Riccardo Fogli: “eravamo molto giovani, ci siamo guardati e ci siamo innamorati”

Tra gli amori più importanti della vita di Patty Pravo una menzione particolare merita Riccardo Fogli, ex componente dei Pooh. Un amore travolgente e passionale quello nato tra i due artisti come ha raccontato proprio il cantante di “Store di tutti i giorni. “Eravamo molto giovani, ci siamo guardati e ci siamo innamorati. Lei trovava molto erotico il mio modo di suonare il basso. Mi creò un certo turbamento. Poi mia moglie Viola mi ha scoperto e mi ha cacciato, ha fatto bene. Non so se l’avrei lasciata, se non mi avesse scoperto, forse no” – ha detto Fogli ospite di ‘Oggi è un altro giorno’.



Per amore di Patty Pravo, Riccardo Fogli ha lasciato anche i Pooh: “io dissi ai miei amici Pooh che ero innamorato, non capivo il problema”. E commenta: “Doveva andare così, ma è stato difficile”. La storia si poi conclusa male: “durante il percorso non ci siamo fatti troppe domande, eravamo due bombe innescate, non so chi dei due ha acceso la prima miccia. Abbiamo capito che non c’era un futuro”.