A Domenica In, Patty Pravo ricorda la sua infanzia serena, spiegando di essere stata una bambina felice perché libera. Ma ad arricchire la sua fanciullezza, soprattutto il fatto di potersi dedicare alle sue passioni, il ballo e la musica: “Ho iniziato a studiare molto presto – spiega l’artista – a tre anni ho cominciato a studiare pianoforte e danza classica, molto bello perché mi piaceva, mi divertivo, ma facevo impazzire i maestri perché volevo fare di testa mia. Avevo già le mie idee chiare – continua Patty Pravo – sono nata così”. Uno dei ricordi più belli della sua infanzia, però, è la prima partita di calcio seguita con suo padre: “mi divertivo con papà. Un giorno mi ha chiamato: ‘sei mai stata a una partita di calcio?’, ‘no papà’. E mi ha portato. Il Venezia – ricorda la diva – era in serie A e giocava contro la Juventus”. E sui nonni con i quali è cresciuta, oggi svela: “Nonna era una persona libera, come essere, e anche nonno era così”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“Ecco perché le mie storie sono finite”
Patty Pravo fa il suo ingresso trionfale a Domenica In sulle note di uno dei suoi successi più importanti, Il Paradiso. Ed è proprio il paradiso il primo argomento della sua intervista. “Se ho mai toccato il paradiso? – svela la cantante nel salotto di Mara Venier – Sul palco quasi sempre. E anche nella vita. Cose piccole: ho fatto tanti viaggi, sono una solitaria, amo stare da sola. Facendo viaggi di un certo tipo…”. Patty Pravo è reduce da un piccolo problema di salute, che tuttavia non le ha impedito di essere presente a Domenica In: “Arrivo da Roma, sono un po’ influenzata, ma sto meglio di ieri. Ragazzi ieri avevo un occhio così”, spiega l’artista, mimando un certo gonfiore in prossimità della zona oculare. Nelle sue parole, il ricordo di uno dei suoi 5 mariti, tra i quali trova posto, in particolare, il batterista inglese Gordon Angus Faggetter: “Perché sono finite le mie storie? – spiega l’artista – Perché finivano i tour, sono sempre stati musicisti”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Patty Pravo:”Ho litigato con i Pink Floyd perché…”
Ancora senza sosta Patty Pravo, decisa a raccontarsi a tutto tondo in modo semplice, diretto, senza alcun velo. La nota cantante, l’ex ragazza del Piper che ha fatto perdere la testa agli italiani, ha parlato di recente del suo essere trigama e degli amori del passato, tra flirt e cinque matrimoni. Una vita al di sotto dei riflettori, ricca di gossip e tanti scandali. L’interprete de La Bambola non ha mai nascosto di avere un carattere irriverente e non stupisce sapere che in passato ha litigato persino con uno dei componenti dei Pink Floyd. “C’erano ragazzi che venivano da tutto il mondo, soprattutto dall’Inghilterra. Ho litigato con i Pink Floyd perché un pomeriggio arrivarono per provare e io ero passata dal palco, ormai ero già Patty Pravo, per salutare Carlo Faletti, che era il dj storico di questo storico locale“, ha raccontato a Il Giornale. Nello specifico rivela che è stata una frase di George Roger Waters ad infastidirla, quando ha detto “Ah, ma voi avete copiato da noi!“, riferendosi alla decisione del Piper di usare delle “luci psichedeliche con dei colori a olio che si mettevano dentro un proiettore“. Un litigio che però si è trasformato presto in amicizia, tanto che in seguito i gestori del Piper e la Pravo hanno deciso di acquistare proprio dalla famosa band un impianto per il locale.
Patty Pravo: di nuovo ospite nel salotto della Venier
Patty Pravo è stata spesso ospite di Mara Venier, da quando la conduttrice più amata dagli italiani è ritornata in Rai. Le occasioni sono state molteplici, dall’esibizione con Briga, subito dopo l’ultima edizione di Sanremo fino alla confessione avvenuta pochi mesi prima. Oggi, 10 novembre 2019, Patty Pravo ritornerà ancora una volta a Domenica In per un’intervista a tutto tondo, in cui spazierà fra vita privata e carriera artistica. In passato, nel salotto di zia Mara ha parlato in particolare di tutti i corteggiatori che facevano a gara per starle accanto. Fra le foto del cuore ce n’è una in particolare con il padre Aldo Strambelli. “Un papà eccezionale. Pensa che a otto anni mi ha telefonato e mi ha detto ‘Senti, ti va di venire ad una partita di calcio?’. […] Io allora mi innamorai pazzamente di Sivoli [Omar, ndr] era anche piccolo come me”, confessa. Non può mancare inoltre la sua passione per il mare: “Il nonno mi portava anche d’inverno al Lido e mi faceva fare delle passeggiate. E quando nonna mi diceva ‘Guarda che ti bagni’, io andavo sempre più avanti. […] Non sentivo freddo e mi buttavo in acqua. Quando sei piccolo ti devi rafforzare“.