NICOLETTA STRAMBELLI OVVERO: PATTY PRAVO, L’EX RAGAZZA DEL PIPER!
L’abbiamo vista in scena all’ultimo festival di Sanremo di quest’anno, Patty Pravo, instancabile guerriera della musica, dopo oltre 50 anni di carriera alle spalle. Ma la musica, si sa, è un “lavoro” in cui la pensione non è prevista. Per chi la ama, non esiste il momento del ritiro. Qualcuno lo fa, in realtà, vedi Ivano Fossati e Francesco Guccini, che hanno deciso di non fare più concerti e dischi, il secondo soprattutto per qualche malanno che lo accompagna, il primo semplicemente perché stufo. Ma per l’ex ragazza del Piper, come era stata soprannominata avendo esordito nel 1966 a soli 18 anni nel leggendario locale romano, non è il caso di parlare di ritiri. Vero nome Nicoletta Strambelli, veneziana purosangue, diventa un idolo della scena beat italiana, anzi l’idolo per antonomasia, quella scena che si ispira a quanto sta succedendo nella Swinging London, tra Beatles, Rolling Stones e minigonne. Il successo è immediato: bellissima voce, bellissima anche lei, sexy e provocante, è il simbolo della nuova generazione che si vuole togliere di dosso le limitazioni e le regole del mondo che sta finendo. Canzoni intramontabili quelle che incide in questo periodo, glia anni 60, veri inni epocali come “La bambola”, che rifiuta lo stereotipo della donna oggetto, vende quasi dieci milioni di copie, ma anche “Ragazzo triste” e “Se perdo te”. Addirittura, al contrario di quello che facevano tutti, è un gruppo inglese a incidere un suo brano, Il paradiso, scritto da Battisti e Mogol, quanto i suoi colleghi traducevano in italiano i successi anglo-americani.
LA PROVOCAZIONE DI PATTY PRAVO CON “UN PENSIERO STUPENDO”
Con gli anni 70 cambiano usi e costumi e cambia anche Patty Pravo che si dirige su un repertorio più intenso e adulto, ma i successi non mancano. E’ il caso di Pazza idea, brano che introduce tematiche sessuali all’avanguardia per il periodo, incidendo poi un disco con brani di Venditti e De Gregori. Nei decenni successivi, pur mancando i successi travolgenti, continua a essere amata, sperimentando con vari generi musicali come la new wave: “Si sperimentava tutto il tempo, volevo fare qualcosa di mai sentito, qualcosa che lasciasse un segno. (…) Ci davamo dentro come matti, lavoravamo sodo giorno e notte, alla ricerca di un suono che ci facesse dire: ecco, questa è una cosa nuova, roba che non c’era” racconterà. Il grande successo torna nel 1977 con Pensiero stupendo, brano ancor più provocatorio dal punto di vista sessuale scritto per lei da Ivano Fossati. La sua immagine sexy viene aumentata da servizi su riviste come Playboy, partecipando molte volte fino a oggi al festival di Sanremo con il plauso del suo pubblico e della critica, oramai icona di un periodo che lei stessa ha contribuito a cambiare.