Patty Pravo, che brano di Lucio Battisti canterà?

Patty Pravo è un’altra ospite assai gradita ed attesa dal pubblico pubblico per questo terzo capitolo di “Una storia da cantare“. Non è ancora noto il brano con il quale ella presenzierà ad un appuntamento nel quale le tracce di Lucio Battisti verranno votate nei social per consentire agli spettatori di scegliere la loro preferita. Il tributo della ragazza del Piper sarà doppiamente ricco di emozione, visto che ella deve la propria fortunata carriera anche ad una serie di brani scritti di proprio pugno dallo stesso Battisti. In concomitanza con le recenti inondazioni che hanno colpito la propria città natale, Patty Pravo ha rilasciato alcune dichiarazioni dove non omette di manifestare tutto il suo dolore per un ravvedimento che ha messo in ginocchio diverse attività locali. Non risparmia parole al vetriolo neanche per quello che attiene il Mose (fonte Adnkronos): “Questo Mose infinito è una vergogna. Cosa stanno aspettando? Che Venezia crolli?”.



Patty Pravo: eccessi, copertine e gossip

Patty Pravo, ripercorre in una intervista al Corriere della Sera il proprio passato parlando della sua esistenza nella quale spesso a volentieri hanno fatto capolino eccessi, copertine e gossip. Confessando di guardare esclusivamente al qui ed all’ora ed ammettendo di non disdegnare viaggi fatti in solitaria se è la serenità quella di cui ha bisogno. Patty Pravo fa in aggiunta ad un’età infantile la cui completa libertà concessale l’ha condotta a responsabilizzarsi piuttosto presto. Tanti aneddoti, ma anche tante infatuazioni più o meno passeggere. Dopo essere gongolata a nozze dapprima con Gordon Fagetter e poi con Franco Balderi, giunse poi il feeling con Riccardo Fogli, allora facente parte dei Pooh ed unito da vincolo matrimoniale a Viola Valentino. All’epoca, le venne conferito l’appellativo di “Yoko Ono dei Pooh”. Ospite anche nella puntata dedicata a Lucio Dalla, trasmessa la scorsa settimana, la Pravo evidenzia un legame amichevole che la legava al cantautore bolognese fin dall’età di 14 anni: “sembravamo la bella e la bestia. Ricordo che era pienissimo di peli”. Scroscianti sono stati gli applausi ricevuti sia per il suo perdonale tributo, sia per la genuinità di dichiarazioni in cui la sua classica e caratteristica spontaneità non viene neanche stavolta tralasciata.

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