Il ministro dell’agricoltura, Patuanelli, è stato intervistato dai microfoni di Agorà, in diretta su Rai Tre, stamattina. Le prime parole sono per il salario minimo, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle: “Il salario minimo resta come battaglia va garantito il legame fra salario minimo e taglio del cuneo fiscale per non far pagare il salario all’imprenditore, ma riducendo il cuneo. Garantisco un salario minimo ma che non può essere pagato dagli imprenditori”. Sulle amministrative in programma domenica e lunedì prossimi, Patuanelli ha spiegato: “Questo è un momento di semina e non di raccolta per il Movimento 5 Stelle, abbiamo cambiato leadership con un percorso travagliato. Stiamo lavorando con Conte per il M5s del futuro, e quindi con un rapporto più stretto con i territori. Vediamo grande entusiasmo che non vedevamo dal 2018 e questo è molto positivo. Si può lavorare bene in futuro a prescindere dalle amministrative, dove il M5s è sempre stato piuttosto fragile”.
Di nuovo sulle elezioni amministrative: “Il Movimento non ha mai avuta una caratteristica diversa da questa, abbiamo sempre faticato. Prima di giudicare un risultato voglio vederlo, la Raggi potrebbe andare ai ballottaggi. Nel 2016 nessuno avrebbe mai pensato che avremmo vinto a Roma e a Torino, aspettiamo il risultato e vediamo. Non credo che il Movimento farà un balzo in avanti clamoroso, farà un percorso come sempre, e credo che l’entusiasmo che vedo nelle piazze dove stiamo andando mi ricorda momenti positivi per il M5s. Non credo vi siano liste schifose ma buone liste, vedo ottimi candidati, qualche volta di coalizione con il centro sinistra, a volta con liste civiche… credo che Raggi e Appendino abbiano lavorato bene poi sarà ai cittadini decidere”.
PATUANELLI E LE CONCESSIONI BALNEARI: “IN QUELLE ZONE DOVE CI SONO LE MAFIE…”
Sulla possibile liberalizzazione delle concessioni balneari in Italia, Patuanelli replica: “L’Italia ha caratteristiche diversa da zona a zona, ci sono aree in cui vi sono grandi investimenti e sviluppo come ad esempio la costiera romagnola e veneta, e ci sono altre zone dove invece la criminalità organizzata italiana gestisce gli stabilimenti e bisogna intervenire in modo rigido; io non sono sfavorevole alla liberazione balneare anche se con qualche correttivo”.
Sul codice degli appalti, Patuanelli ha concluso: “Non riusciremo a mettere in campo le risorse del Pnrr se daremo 5 anni di tempo per un appalto, bisogna rivedere l’impianto complessivo ma non con un piccolo correttivo. Ho fatto una sessantina di opere pubbliche quindi qualcosina lo conosco. Ma il problema non è solo nel codice degli appalti, dobbiamo essere incisivi sulla parte che sta prima cioè sul come si autorizza un’opera”.