Dichiarazioni meritevoli d’attenzione quelle rilasciate nella serata di ieri da parte del ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenuto presso la trasmissione di Rai Uno, Porta a Porta. Si è parlato del futuro dei lavoratori, a cominciare dal blocco dei licenziamenti causa covid, per arrivare fino alla cassa integrazione. “Non è pensabile un ulteriore blocco dei licenziamenti”, ha detto l’esponente dell’esecutivo, fermando quindi la norma che era stata introdotta negli scorsi mesi, e per cui si sono verificati numerosi scontri con i sindacati principali. Il blocco verrà interrotto al 31 dicembre del 2020, poi, per l’anno che verrà, la situazione tornerà alla normalità. “Credo sia stato necessario il blocco dei licenziamenti ha aggiunto Patuanelli – ma credo non sia pensabile il prolungamento del blocco dei licenziamenti”. Il titolare del Mise ha poi annunciato l’intenzione del governo di prorogare la cassa integrazione di altre 18 settimane a partire dal prossimo primo gennaio 2021.



PATUANELLI: “LOCKDOWN A NATALE? NON LO SAPPIAMO”

Una misura di emergenza del valore di 5 miliardi di euro, di più rispetto a quanto ipotizzato negli ultimi giorni. Si tratta di una cassa integrazione che non sarà destinata a tutti indistintamente ma solamente a quei settori in grande difficoltà in questi mesi, a cominciare dal turismo, dalla ristorazione, dalle fiere e dalla moda, aziende che a causa del coronavirus hanno visto il loro fatturato ai minimi termini. Patuanelli ha poi parlato del Recovery Fund e dei soldi che arriveranno dall’Unione Europa, alla luce anche delle parole di ieri del presidente della repubblica, Mattarella, che ha invitato all’efficienza e alla celerità: “Noi dobbiamo portare davanti una sfida veramente impegnativa – le sue parole – data dalle risorse che arrivano dall’Ue. La sfida è quella riuscire a investire i soldi e non spenderli. Non possiamo pensare di fare somme di piccole misure, dobbiamo incidere profondamente con poche misure ad alto impatto. Oggi dobbiamo utilizzare le risorse per fare cose che mai si pensava perché non c’erano le risorse”. Infine, su eventuali nuove misure di restrizione per la fine dell’anno, il ministro Patuanelli ha aggiunto e concluso: “Quello che accadrà a dicembre è impossibile da dire, nessuno ha la sfera di cristallo. Non prevediamo un lockdown completo, certamente non dell’attività produttiva”.

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