Pau Gasol si ritira dal basket giocato, è un addio pesante perché lascia l’agonismo un grande campione che ha fatto la storia sia con i club (in particolare Barcellona e Los Angeles Lakers) sia con la Spagna. Prima di tutto allora spazio ai numeri che descrivono la carriera di Pau Gasol, nato a Barcellona il 6 luglio 1980 e dunque ormai quarantunenne. In patria ha vinto tre campionati spagnoli e una Coppa del Re con il Barcellona, all’inizio e alla fine della carriera, a cui si aggiungono due titoli NBA con i Lakers di Kobe Bryant nel 2009 e 2010; con la Nazionale ecco invece tre ori (2009, 2011 e 2015), due argenti e due bronzi agli Europei, un oro ai Mondiali vinti nel 2006 più due argenti e un bronzo olimpico.
A questo si aggiunge una raffica di riconoscimenti individuali, tra i quali possiamo ricordare che Pau Gasol è stato eletto migliore giocatore del torneo ai Mondiali 2006 e agli Europei 2009 e 2015, mentre in NBA rookie dell’anno nel 2002 e sei volte ha preso parte all’All Star Game. In America Pau Gasol approdò nel 2001 con i Memphis Grizzlies, dai quali passò nel 2008 ai Lakers per vincere due anelli, in seguito ha giocato anche con Chicago Bull, San Antonio Spurs, Milwaukee Bucks e Portland Trail Blazers prima di tornare al Barcellona.
PAU GASOL SI RITIRA: LE PAROLE DEL CAMPIONE SPAGNOLO
Pau Gasol dunque ha detto basta in conferenza stampa organizzata al Gran Teatro Liceo di Barcelona: “Mi ritiro dal basket pro’. È una decisione difficile dopo tanti anni, ma anche una decisione meditata che mi porta cambiamento e di cui dovrò approfittare. Ho vinto coppe e medaglie, ma la cosa più importante è sfruttare il momento, farlo con la gente a cui vuoi bene. È quello che farò d’ora in avanti, anche se provo a farlo da sempre. Voglio continuare a farlo. Non è un addio ma un arrivederci. Si chiude la carriera di giocatore ma si aprono altre strade. Sono convinto che avrò altre chance di fare qualcosa di importante”.
L’emozione è lampante, Pau Gasol è commosso nel lungo elenco di ringraziamenti a chi gli ha permesso “di continuare a migliorare senza pormi limiti e impedendo che me ne venissero messi”. Parole dolci per il fratello Marc Gasol e commozione pura nell’omaggio a Kobe Bryant: “Mi piacerebbe molto che fosse qui. La vita è davvero ingiusta, Kobe ci manca tanto come sua figlia Gigi. Mi ha insegnato ad essere un leader migliore, cosa significasse veramente essere un vincente. Lo considero un fratello maggiore”. Pau Gasol parla per oltre mezz’ora ripercorrendo una vita nel basket, ricordando l’importanza di essere parte di una squadra. Nel futuro Pau Gasol vuole “restituire allo sport e alla società tutto quello che mi hanno dato, perché quando sei un leader arrivano anche responsabilità che ti devi assumere”. Le occasioni non mancheranno: membro Cio eletto in quota atleti a Tokyo come Federica Pellegrini; ambasciatore del Barcellona; presidente della sua fondazione. In campo però Pau Gasol mancherà a tutti gli appassionati…