Paul Auster, scrittore americano, ha il cancro: l’annuncio della malattia è giunto su Instagram da parte della moglie del 76enne, la poetessa e scrittrice Siri Hustvedt. La donna – 68 anni – ha sottolineato di essere stata lontana dai social per un po’ di tempo proprio perché nel mese di dicembre è stato diagnosticato il tumore al marito, che stava male già da alcuni mesi. Ora l’autore è in cura presso lo “Sloan Kettering” di New York e la sua partner di vita ha confessato di vivere in un luogo “che ho imparato a chiamare ‘Cancerland’. Molte persone hanno varcato i suoi confini, perché sono o sono state malate o perché amano qualcuno, un genitore, un figlio, un coniuge o un amico che ha o ha avuto il cancro”.



La riflessione della consorte di Paul Auster è proseguita con una drammatica verità: “Il cancro è diverso per ogni persona che ne è affetta. Alcuni individui sopravvivono e altri muoiono. Questo lo sanno tutti, eppure vivere vicino a questa realtà cambia la quotidianità”.

PAUL AUSTER HA IL CANCRO, LA MOGLIE: “BOMBARDATO CON CHEMIOTERAPIA E IMMUNOTERAPIA”

La moglie di Paul Auster, nato a Newark (New Jersey) il 3 febbraio 1947, ha poi voluto evidenziare su Instagram che l’intimità con un’altra persona non è solo un’esperienza parallela, due linee che si muovono nella stessa direzione ma non si incrociano. È “molto più simile a un diagramma di Venn dinamico – se possibile -, in cui le parti sovrapposte di due cerchi continuano a muoversi e a cambiare nel tempo. Un ‘io’ e un ‘tu’ in movimento, che è anche ‘noi'”.



Siri Hustvedt ha concluso il suo intervento asserendo: “Penso che sarebbe terribile essere soli nella Terra del Cancro. Vivere con qualcuno che ha il tumore e viene bombardato con la chemioterapia e l’immunoterapia è un’avventura di vicinanza e separazione. Bisogna essere abbastanza vicini da sentire i trattamenti snervanti quasi come se fossero i propri e abbastanza lontani da essere un aiuto genuino. Troppa empatia può rendere una persona inutile! Questa corda non è sempre facile da percorrere, naturalmente, ma è il vero lavoro dell’amore”.

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