Secondo Paul Burton, Chief medical officer di Moderna, le agenzie regolatorie dovrebbero approvare il vaccino anti covid così come si fa ogni anno per il farmaco anti influenza. “I vaccini antinfluenzali – ha raccontato l’imprenditore medico attraverso i microfoni del quotidiano Il Sole 24 Ore – vengono aggiornati ogni primavera per cercare di eguagliare il ceppo che ha maggiori probabilità di circolare in autunno e inverno. Questi booster riformulati non devono essere sottoposti a nuovi studi clinici a meno che i produttori non cambino in modo significativo il modo in cui producono il vaccino. Un approccio simile per le nuove varianti di Covid-19 ha senso, perché abbiamo un’enorme esperienza con il vaccino monovalente originale e il booster aggiornato è costruito sulla stessa impalcatura”.



Quindi Burton ha proseguito: “I dati preclinici di una piattaforma che è stata somministrata a oltre 750 milioni di persone in tutto il mondo, che sappiamo essere estremamente sicura e altamente efficace, ci permetterà, se mai ci fosse una grande mutazione, di stare al passo con l’evoluzione di questo virus. La Commissione europea ha accettato di acquistare 15 milioni di dosi aggiuntive del nostro vaccino mirato all’omicron passando da 460 a 475 milioni di dosi”.



PAUL BURTON SUI VACCINI: “CONTINUEREMO A DIMOSTRARE L’EFFICACIA DEI VACCINI”

Il problema, nel caso in cui si decidesse di autorizzare dei vaccini anti covid aggiornati senza prima avere i dati clinici, potrebbe essere quello di provocare una minor accettazione da parte delle persone, causando quindi un effetto boomerang: “Il modo in cui questo virus si sta evolvendo è una guerra – ha proseguito ancora Paul Burton – e non possiamo combatterla senza una grande intelligenza e una grande informazione. Quindi continueremo a generare prove nel mondo reale per dimostrare la sicurezza, l’efficacia e la durata dei vaccini bivalenti. Ciò include studi in corso in Israele e in Gran Bretagna”. Chiusura dedicata alla quarta dose: “Penso che fare ora i richiami sia il tempismo perfetto perché sfrutta un periodo di stabilità e consente ai sistemi sanitari di riorganizzarsi, dal momento che il Covid e il Long Covid siano un enorme problema di salute pubblica che non sparirà magicamente da solo”.

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