La Procura di Brindisi ha chiesto l’archiviazione del procedimento per violenza sessuale nei confronti di Paul Haggis, regista accusato nel giugno di 2022 di violenza sessuale nei confronti di una cittadina britannica di 30 anni in un hotel durante l’Allora Fest a Ostuni, in Puglia. “Come si può ben immaginare, aspettavo di riabilitare il mio nome fin da quando è stata fatta questa terribile falsa accusa, ma ho sempre avuto fiducia nel sistema giudiziario italiano” ha affermato il regista all’Adnkronos. Il 70enne era stato arrestato in Italia e rilasciato 15 giorni dopo, negando tutte le accuse.
Il regista e sceneggiatore era stato denunciato dalla 28enne cittadina britannica alla polizia dell’aeroporto di Brindisi. La donna sosteneva di avere subito abusi sessuali da parte del regista per tre giorni. Secondo la testimonianza della giovane, l’uomo avrebbe abusato di lei portandola poi in aeroporto in stato confusionale. Haggis ha sempre negato le accuse, affermando di non aver costretto la ragazza ad alcun rapporto. “Non dirò altro finché non avrò letto la decisione del giudice”, ha concluso il 70enne.
Accuse a Paul Haggis, chiesta l’archiviazione
Michele Laforgia, avvocato difensore di Paul Haggis, dopo le accuse aveva spiegato al Corriere: “Haggis ha sin da subito dichiarato di essere del tutto innocente e di auspicare la massima celerità di tutti gli accertamenti necessari a chiarire la vicenda. Attualmente Haggis è a Ostuni, presso il suo domicilio, in stato di fermo. Siamo in attesa di essere convocati dal giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia e per rendere la nostra versione dei fatti”. La 28enne britannica aveva raccontato “di essere stata violentata per giorni in una stanza dell’hotel”. La donna avrebbe inoltre lasciato un biglietto d’amore nella stanza in cui si sarebbe consumato il presunto stupro. Un anno e mezzo dopo, la Procura di Brindisi ha chiesto l’archiviazione del procedimento per violenza sessuale nei confronti di Haggis.