La famosa rivalità tra Beatles e Rolling Stones era pura invenzione. I componenti dei due gruppi erano in realtà buoni amici. Fu il manager degli Stones, Andrew Loog Oldham, a montare questa rivalità per motivi pubblicitari. I Beatles infatti erano già un gruppo di fama nazionale in procinto di sbancare anche in America, mentre gli Stones faticavano a decollare e soprattutto a scrivere proprie canzoni. Visto l’aspetto carino e pulito dei Beatles, decise di far apparire il suo gruppo come una sorta di “fuorilegge”, inventando il famoso slogan “lascereste uscire vostra figlia con uno dei Rolling Stones?”.
Nei primi mesi del 1963 disperatamente bisognosi di entrare in classifica gli Stones si rivolsero proprio a Lennon e McCartney per chiedere una canzone da incidere. Mick Jagger ha ricordato nel 1968: “A quel tempo conoscevamo i Beatles e stavamo provando e Andrew portò Paul e John alle prove. Dissero che avevano questa melodia. “Ehi Mick, abbiamo questa grande canzone”. Si trattava di un pezzo che loro consideravano minore tanto che volevano farlo cantare a Ringo. Gli Stones se lo presero e grazie all’assolo di slide di Brian Jones lo fecero diventare caratteristicamente loro, più blues che rock. Si intitolava I wanna be your man e i Beatles l’avrebbero inciso mesi dopo facendolo cantare a Ringo, ma lo considerarono sempre un pezzo minore. Ma gli Stones grazie a quel pezzo entrarono per la prima volta in classifica e aprì loro la strada del successo. Si può così dire che i Rolling Stones sono debitori della loro fortuna ai Beatles.
“NOI CI SIAMO ANCORA, I BEATLES SONO MORTI”
Non colpisce dunque che oggi Paul McCartney in una intervista conio New Yorker li definisca solo “una cover band di blues” perché è questo che sono sempre stati ed erano, anche se hanno scritto capolavori come Wild Horses e tante altre. Ma l’ex Beatle evidentemente è fermo ai vecchi tempi e non lo si può criticare: “Non sono sicuro di doverlo dire, ma loro sono una cover band blues, questo è un po’ quello che sono gli Stones”. Nell’aprile del 2020, parlando con il dj Howard Stern che gli disse di ritenere i Beatles migliori dei Rolling Stones, McCartney espose così il suo pensiero: “Loro hanno le loro radici nel blues. Quando scrivono le loro cose hanno a che fare con il blues. Noi abbiamo avuto più di influenze… Ci sono molte differenze, io amo gli Stones, ma sono d’accordo con te. I Beatles erano migliori”. Non si può negare. I Beatles hanno cambiato la storia della musica rock e pop con il capolavoro Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band, gli Stones cercarono di copiarli malamente con il loro Their satanic Majesties request. Su una cosa però ha ragione Mick Jagger: “La grande differenza, però e un po’ seriamente, è che i Rolling Stones sono una grande band da concerto in altri decenni e in altre aree, quando i Beatles non hanno mai nemmeno fatto un tour nelle arene o al Madison Square Garden con un sistema audio decente. Si lasciarono prima che iniziasse quel business, il vero business dei tour. Loro hanno fatto quel concerto allo stadio (riferendosi al live allo Shea Stadium di New York nel 1965, ndr). Ma gli Stones sono andati avanti. Abbiamo iniziato a fare i concerti negli stadi negli anni ’70 e li facciamo ancora adesso. Questa è la vera grande differenza tra queste due band. Una è incredibilmente fortunata e suona ancora negli stadi, l’altra non esiste più“. Ha ragione Jagger ma si potrebbe rispondergli che loro non scrivono una canzone nuova da decenni, mentre McCartney continua a pubblicare un disco all’anno.