Paul Francis Pelosi è il marito di Nancy Pelosi, Speaker della Camera degli Stati Uniti. Nato il 15 aprile del 1940, coetaneo della moglie, è uno stimato uomo d’affare a capo di una società di consulenza e investimenti immobiliari di San Francisco, la Financial Leasing Services, Inc. Le informazioni private che si hanno sul suo conto sono quelle pubblicate da Wikipedia, che racconta di come Paul Pelosi sia nato e cresciuto a San Francisco, in California, e che sieda in “molti consigli di amministrazione filantropici e aziendali”.
Laureato in scienze straniere presso la prestigiosa università di Georgetown, ha in seguito ottenuto un MBA, un Master in Business Administration, presso la Stern School of Business della New York University. Dal 2009 è presidente della Foreign Service Board di Georgetown, mentre in passato è stato il proprietario dei Sacramento Mountain Lions, vecchia franchigia di football americano che militava nella United Football League, oggi defunta.
PAUL PELOSI, MARITO NANCY: LA PASSIONE PER IL FOOTBALL E I CINQUE FIGLI
In precedenza aveva deciso di investire presso gli Invaders di Oakland, sempre militanti nella United States Football League, per poi acquistare per 12 milioni di dollari i California Redwoods da cui nacquero, a seguito del trasferimento a Sacramento, i Mountain Lions, i “Leoni delle montagne”. Sicuramente più gioia e più danari ha regalato a Paul Pelosi la Financial Leasing Services, società di venture capital da lui creata e gestita, che stando a quanto riportato dai media americani gli avrebbe permesso di accumulare assieme alla moglie una fortuna di circa 114 milioni di dollari. Paul Pelosi e Nancy si sono sposati il 7 settembre del 1963 presso la Cattedrale di Maria Nostra Regina a Baltimora, nel Maryland e in seguito la coppia ha avuto quattro figlie Nancy Corinne, Christine, Jacqueline, Alexandra, e il figlio Paul Jr.. Lo scorso ottobre 2020, Paul Pelosi e la moglie erano finiti al centro delle cronache per un investimento “sospetto” nella società CrowdStrike, azienda di sicurezza informatica che aveva poi spianato la strada alle accuse sul “sabotaggio” alle elezioni Usa del 2016 nei confronti della Russia .