A I Fatti Vostri il terribile caso di Paula Onofrei, una ragazza di Roma di soli 29 anni morta forse per via dei soccorsi arrivati tardi: la sorella Rebecca ha chiamato l’ambulanza per 4 volte, ma i sanitari sono giunti solo dopo 3 ore. “Mia sorella ha cominciato a stare male giovedì – le parole di Rebecca negli studi del programma di Rai Due – è andata al pronto soccorso per dei crampi alla pancia, le hanno dato degli antidolorifici che non le hanno fatto nulla ed è ritornata a casa, poi si è messa a letto, ma stava ancora male, stava malissimo e diceva che preferiva morire che aveva quel dolore”.



Ad un certo punto Rebecca ha deciso di chiamare l’ambulanza: “Ho chiamato il 118 perchè mia sorella mi diceva che non sentiva mani e piedi. L’ho chiamata la prima volta all’una, spiegando la situazione, mi hanno detto che sarebbe arrivata un’ambulanza, ma dopo un’ora non è arrivata. Chiamo la seconda volta alle due perchè non sentiva la lingua e non riusciva a parlare, ed ho rispiegato la situazione, nessuno sapeva che stessi aspettando l’ambulanza. Poi chiamo alle 3 meno cinque dopo che mi ha detto che non ci vedeva. L’ambulanza è arrivata alla fine alle 3:40, e ormai quando sono arrivati, mia sorella non era più cosciente. Hanno cercato di rianimarla per più di un’ora, e poi mi hanno chiesto se fosse in overdose”. “E’ morta davanti ai miei occhi, è morta di ulcera perforata. Voglio dire – ha aggiunto e concluso la sorella di Paula Onofrei – che non è possibile che una ragazza di 29 anni muoia così perchè non le hanno dato una possibilità di salvezza, è inaccettabile, io voglio sapere e non mi darò pace, non è possibile che una ragazza muoia in casa perchè un’ambulanza non arriva quando deve arrivare”.



PAULA ONOFREI, LA MAMMA ARTEMISIA: “HO PERSO UN FIORE”

In studio anche la mamma di Paula, la signora Artemisia: “Era una brava ragazza, studiava, si doveva laureare, aveva da poco iniziato il lavoro, era una ragazza d’oro. Ho rabbia, tristezza, dolore, ho lasciato un fiore di ragazza e non l’ho trovata più”.

Infine le parole di Aurelio Padovani, l’avvocato della famiglia di Paula Onofrei: “Le indagini sono in corso, stanno acquisendo le registrazioni delle quattro chiamate fra Rebecca e il 118, siamo ancora in una fase prodromica. Rebecca ha parlato con 8 operatori, la chiamata veniva presa da un operatore e poi deviata ad un altro. L’impressione è che le persone che ricevessero la telefonata avessero davanti un foglio e facessero domande standard, non vi era nessun coordinamento fra gli operatori che si sono succeduti e nemmeno con i medici. Hanno aperto anche loro un’inchiesta ma non sappiamo nulla per ora”.