Perchè abbiamo paura di volare? Se ne è parlato stamane negli studi di Uno Mattina, in diretta su Rai Uno. “La cosa importante da dire è che volare è una cosa bellissima, straordinaria, ma per molte persone è un incubo – dice Rosario Sorrentino, neurologo – molte persone che non prendono l’aereo, e sono tantissimo, hanno paura di non avere una via di fuga in caso di attacco di panico sull’aereo, e sono tantissime le persone che non prendono l’aereo per questo motivo e per cui l’areo diventa un ambiente estremo”. E ancora: “La paura di volare è una fobia specifica e si divide in due: la paura in cedimento tecnico e del vuoto d’aria, e la paura più diffusa, e lo dico come medico e neurologo, sono gli attacchi di panico, vedono l’aereo come un incubo e non volano, addirittura c’è il marito che prende l’aereo e la moglie che prende la macchina”.



Rosario Sorrentino ha proseguito: “L’attacco di panico sull’aereo è una sconfitta, vorrebbe lanciarsi col paracadute. Scattano nel cervello le amigdale, un sistema di allarme in un momento in cui non c’è motivo per scattare. Quando nasce un figlio è come se noi avessimo un maggior legame con il senso della vita e diventiamo più vulnerabili e fragili, ci dà quindi una sorta di apprensione aggiuntiva”.



PAURA DI VOLARE, CECILANI: “ECCO LE FASI CHE FANNO PIU’ PAURA”

In studio a Uno Mattina anche Maurizio Cecilani, responsabili assistenti di linea: “Fra le fasi più a rischio troviamo la turbolenza, quando l’aereo balla un po’, anche se l’aereo può volare in qualsiasi condizione meteo. Un’altra fase è quella del decollo dove c’è una forte accelerazione, c’è una percezione sensoriale. E poi c’è una fase tipica, quando si scende un po’ di potenza e si raggiunge la massima altezza, c’è una decelerazione, e lì le persone vanno un po’ nel panico. Anche durante l’atterraggio c’è il rumore del carrello che viene estratto, le ruote a terra e la frenata, sono tutti segnali che le persone avvertono nel corpo”.



Secondo Sorrentino “Per sconfiggere la paura bisogna curarsi con una terapia farmacologica. Chi ha paura di volare ha paura di guidare nel traffico, di prendere il treno, vuole in modo ossessivo una via di fuga. Bisogna impedire ai radar del cervello di scattare inutilmente e di connotare il volo come un pericolo. Curare la paura di volare vuol dire curare il panico. La paura vera va curata dal medico”.