Doveva essere un normalissimo volo di routine da poco più di due ore da Torino a Lamezia Terme quello del velivolo Ryanair FR937 decollato – con un ritardo di poco più di 15 minuti – alle 8:20 dall’aeroporto sabaudo di Caselle, ma nell’arco di appena mezz’ora si è trasformato in un vero e proprio incubo per i circa 180 passeggeri che si sono trovati (letteralmente) a girare in tondo prima di rendersi conto che in 30 minuti non avevano percorso neppure un metro del lungo viaggio che li aspettava; il tutto – quasi ovviamente – a causa di un momentaneo guasto tecnico che ha reso impossibile per i piloti Ryanair completare il tragitto.



Partendo dal principio, il decollo del volo da Torino era stato – salvo il ritardo, del tutto normale data la mattinata nebbiosa – del tutto regolare, ma una volta arrivati in quota i passeggeri hanno notato che il terreno sotto i loro piedi non cambiava, con la sempre riconoscibile sagoma della Mole Antonelliana e la catena di Alpi all’orizzonte: questo – dicevamo già prima – per un totale di 30 minuti nel corso dei quali dalla cabina di pilotaggio non è giunta alcuna comunicazione e i dubbi hanno presto lasciato spazio alla paura per tutti e 180 i passeggeri.



Paura sul volo Ryanair Torino-Lamezia: “Alcuni passeggeri piangevano, altri vomitavano”

A raccontare l’accaduto dopo essere tornata con i piedi ben saldi a terra, è stata proprio una di quei 180 malcapitati che a TorinoCronaca ha ricordato che i suoi dubbi sono iniziati fin dal momento del decollo, quando ha distrattamente udito una hostess sottolineare ad una collega che “io non volevo ripartire“: immediatamente dopo aver raggiunto l’altezza di volo, l’aereo “ha iniziato a salire e scendere sopra e sotto le nuvole” percorrendo quella che ben presto si è rivelata una traiettoria circolare sopra alla città di Torino.



L’equipaggio nel frattempo non ha dato alcun tipo di indizio ai passeggeri su quanto stesse accadendo, ma dato che “c’erano continui vuoti d’aria e non avevamo i sacchetti” le persone che si sono sentite male hanno iniziato a vomitare a terra, mentre altri “erano seduti immobili e guadavano fisso davanti a sé” ed altri ancora si sono lasciati andare alle lacrime e alla disperazione: tutto questo per una lunghissima mezz’ora nel corso del quale – racconta sempre la donna al quotidiano torinese – “abbiamo fatto 5 giri in tondo” prima di ritornare finalmente al punto di partenza.

Dopo aver assicurato la vita di tutte le persone a bordo del volo Ryanair, l’equipaggio ha spiegato che subito dopo il decollo la cabina di pilotaggio ha perso ogni contatto con la torre di controllo con i due piloti che si sono trovati costretti – da protocollo – a mantenersi in quota al sicuro nello spazio aereo in cui si trovavano impossibilitati a proseguire e ad atterrare: verso mezzogiorno – dopo tutti i controlli tecnici – il velivolo è riparto alla volta di Lamezia (dove è effettivamente arrivato due ore più tardi), perdendo per strada una trentina di passeggeri che hanno optato per un bus.