Gli Stati Uniti hanno condannato apertamente la Russia per aver eseguito un test missilistico anti satellite, che avrebbe messo in allerta la Iss, la stazione spaziale internazionale. Come si legge sulla Bbc, lo Us Space Command ha parlato di “grande preoccupazione”, aggiungendo che si è trattato di un’esercitazione “pericolosa e irresponsabile in quanto avrebbe appunto messo in pericolo l’equipaggio che si trova a bordo della ISS. Sulla vicenda si è espresso anche Ned Price, il portavoce del dipartimento di stato degli Usa, che ha confermato le indiscrezioni circolanti nelle precedenti ore: “Il test spericolato della Federazione Russa di un missile anti-satellite ad ascesa diretta ha creato oltre 1.500 pezzi di detriti orbitali tracciabili e centinaia di migliaia di pezzi di detriti orbitali più piccoli che ora minacciano gli interessi di tutte le nazioni”.



Proprio per questa ragione a bordo della Iss, a circa 400 chilometri di distanza dalla terra, sono scattate le misure di emergenza, con i sette astronauti che sono stati costretti a spostarsi presso le capsule Soyuz e Dragon, eseguendo la proceduta definita di “safe haven”. Inizialmente si parlava di un possibile impatto fra la stessa stazione spaziale e i detriti del satellite cinese Fengyun-1C, colpito da un test missilistico del 2007, e rimasto senza controllo, ma in seguito si è scoperta la verità.



TEST MISSILISTICO ANTI SATELLITE DELLA RUSSIA, GLI USA ATTACCANO. DALLA ISS RASSICURANO “TUTTO REGOLARE”

In ogni caso non vi sono state alcune conseguenze per l’equipaggio della Iss, e il comandante russo Shkaplerov ha twittato un rassicurante: “Tutto regolare, continuiamo a lavorare come da programma”.

I test missilisti anti satellite, oltre ad essere potenzialmente pericolosi per la Iss, rappresentano una preoccupazione per quanto riguarda il cosiddetto “space debris”, la spazzatura spaziale, alla luce del fatto che le orbite sono sempre più popolate, e di conseguenza è la forte possibilità di un impatto che a centinaia di chilometri di distanza dalla superficie del nostro pianeta sarebbe fatale. Secondo l’Esa, l’agenzia spaziale europea, nello spazio vi sarebbero circa 130milioni di “pezzi”, a fronte dei soli 28.600 tracciabili. E il numero è destinato ovviamente a crescere.