Luciano Pavarotti, commento live del film-documentario “Pavarotti”
Un documentario ricco di contenuti e ad alto tasso emozionale, quello realizzato da Ron Howard per Luciano Pavarotti. Un prodotto che racconta con passione la carriera del grande tenore, approfondendo il personaggio e la sua vita privata. L’uomo e il cantante vengono raccontati in un percorso intrecciato, ricco di contenuti inediti e testimonianze di valore. Il regista ha coinvolto tutta la famiglia di Luciano Pavarotti per realizzare un’opera immensa ed emozionante, ma anche informativa. Spazio alle figlie, Cristina, Giuliana e Lorenza, nate dal primo matrimonio con Adua Veroni, ma anche all’amore per Nicoletta Mantovani, dalla quale è nata Alice, oltre agli aneddoti riguardanti Placido Domingo e José Carreras. Nel documentario nulla è lasciato al caso, come l’amicizia con Lady Diana e le esibizioni con Bono Vox, Elton John, Sting e tanti altri. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Luciano Pavarotti, le parole di Terri Robson
Nel film-documentario dedicato a Luciano Pavarotti parla Terri Robson, sua manager per alcuni anni. “Io come manager lo accompagnavo in tutto il mondo, gli preparavo tutto. Penso che Luciano non si sia mai fatto una valigia in vita sua. Certe volte era difficile stare con lui – prosegue Terri Robson nel suo racconto nel film-documentario di Pavarotti – dovevo occuparmi di tante cose, avevamo un rapporto a tempo pieno. Lui era il mio mentore, il mio amore”. Un amore che è sbocciato grazie anche alla passione per la lirica: “Non avrei mai pensato che io e lui potevamo finire insieme, era difficile capire dove tracciare il confine. Una volta mi ha trascinata sul palco per cantare il duetto La bohème. Diceva che esiste un grande incontro tra allievo ed insegnante”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Il capolavoro di Ron Howard
La Rai propone il film-documentario su Luciano Pavarotti, un prodotto realizzato dal regista Ron Howard. Si tratta di un lavoro scrupoloso, nel quale il famoso regista ha ripercorso l’immensa carriera di un big della musica lirica mondiale. Nel film ampio spazio viene dedicato all’incredibile atteggiamento di Pavarotti verso la vita: viene descritto infatti come una persona di cuore, generosa nella beneficenza ma anche nel privato. Per la prima volta in televisione viene proposto ciò che siti specializzati come movieplayer definiscono “un ritratto di un grande”. Un ritratto capace di emozionare fin dalle prime sequenze, di esaltare la carriera di un personaggio indimenticabile sia per gli amanti della lirica che non. Interviste, filmati dai concerti e contenuti d’archivio, Ron Howard e la famiglia di Pavarotti hanno realizzato un film-documentario davvero ricco. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Ron Howard alla regia del film di Pavarotti
Alla regia di Pavarotti, il docufilm sulla vita di ‘Big Luciano’, c’è Ron Howard che, intervistato dal Corriere ha spiegato perché ha deciso di dedicarsi anima e corpo a questo show. “Ho deciso di fare questo film perché avevo avuto una bellissima esperienza con lo stesso team lavorando al documentario sui Beatles, in più Pavarotti mi è sempre sembrato un personaggio interessante”. La stima per il Maestro ha infatti radici lontane ma si è consolidata proprio nella creazione del docufilm: “Lavorando a questo documentario mi sono accorto che la vita di Luciano era di per sé un film, con grandi tragedie, scandali, gossip. – ha ammesso infatti il regista, per poi aggiungere – Ho cercato di parlare con le persone che gli sono state più vicino, e per le sue donne non è stato affatto facile, ci è voluta fiducia, hanno dovuto comprendere che era un atto di fede nei confronti del suo pubblico.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Ron Howard: “La sua vita era uno show”
“La sua vita era già un film”. A dirlo è Ron Howard, il regista di Pavarotti, il docufilm sulla vita del grande tenore italiano in onda il 24 aprile 2020 alle 21,25. In un’intervista rilasciata al Corriere, il regista – che ammette di non essere mai stato un grande fan dell’opera – ha raccontato inoltre il suo primo ed unico incontro con il grande artista e ha svelato: “L’ho incontrato una sola volta a fine anni Ottanta, durante un evento molto elegante di Hollywood,” e ne è rimasto subito affascinato “era circondato da celebrità eppure attirava tutti gli occhi su di lui. Mi resi conto che era un uomo pieno di carisma, magnetico, con il suo vocione, la presenza imponente e il grande cappello. Ci siamo salutati ma non so se abbia mai saputo chi fossi”, ha concluso Howard. (Aggiornamento di Anna Montesano)
I successi e il rapporto con la sua Verona
Una serata imperdibile quella che attende i telespettatori oggi, venerdì 24 aprile, su Raiuno. Rivivremo infatti l’arte e la vita di Luciano Pavarotti con “Pavarotti”, documentario firmato da Ron Howard. La musica, gli amori, i successi del grande cantante lirico, icona italiana nel mondo, saranno raccontati partendo dalle esibizioni più e meno note: dal ruolo di Rodolfo nella Bohème, da Cavaradossi in Tosca fino all’indimenticabile Calaf in Turandot. Ma vivremo anche il rapporto con la sua citta natale, Modena, dove è nato nel 1935. Pavarotti è infatti sempre rimasto legato alla sua terra e alle sue amicizie emiliane. Con loro preferiva parlate in dialetto e fare partite a briscola (anche pochi minuti prima di andare in scena). Oggi il Teatro Comunale di Modena è infatti intitolato proprio a lui.(Aggiornamento di Anna Montesano)
Ron Howard racconta la vita di Luciano Pavarotti
Pavarotti va in onda su Rai 1 per la prima serata di oggi, venerdì 24 aprile, a partire dalle ore 21.20. Si tratta di una pellicola realizzata su Luciano Pavarotti nel 2019 grazie ad una coproduzione internazionale che ha interessato case cinematografiche della Imagine Entertainment, di Studio Canal e tante altre mentre la distribuzioni ai botteghini è stata gestita dalla Nexo Digital. La regia di questo film è stata curata da Ron Howard con soggetto evidentemente tratto dalla vita di Luciano Pavarotti mentre la sceneggiatura è stata adattata la versione cinematografica da Mark Monroe. Il montaggio è stato curato da Paul Crowder, il ruolo di direttore della fotografia è stato affidato a Michael Dwyer e nel cast sono presenti i tanti personaggi che hanno scandito la vita del celebre tenore partendo dallo stesso Pavarotti fino ad arrivare al cantante Bono degli U2, Nicoletta Mantovani ed Adua Veroni.
Pavarotti, la trama del film su Luciano Pavarotti
In questa emozionante pellicola di genere biografico viene raccontata la storia di Luciano Pavarotti non esclusivamente per quanto riguarda le sue straordinarie capacità artistiche ma anche e soprattutto per quanto concerne la sua sfera personale. Il racconto non a caso è incentrato esclusivamente in Nord Italia dove Luciano Pavarotti è nato come figlio di un modesto fornaio ma sempre animato dalla grande passione per la musica lirica ed in particolar modo portando dentro al proprio cuore il sogno di poter rendere la lirica e l’opera forme da maggiormente apprezzate dal pubblico. Un sogno che lui gradualmente ha saputo realizzare grazie alla sua capacità artistica ma anche al suo carisma. Infatti nel film viene raccontare anche l’esibizione che Luciano Pavarotti decide di offrire al grande pubblico televisivo nelle manifestazioni che si ebbero nell’anno 1990 in occasione dei mondiali di calcio in Italia. Nella pellicola naturalmente si parla anche del rapporto con la propria famiglia e soprattutto dei suoi amori ed in particolar modo con la prima moglie Adua Veroni con la quale ha avuto un matrimonio lungo oltre 30 anni a cui poi si devono sommare ulteriori 8 anni di fidanzamento. Si intrecciano anche le storie d’amore con il maestro che all’inizio degli anni novanta si innamora perdutamente di Nicoletta Mantovani che sarà al fianco fino agli ultimi giorni della sua vita. Una emozionante storia di un uomo animato da grande passione per il canto e soprattutto da un dono artistico difficilmente riscontrabile in altri interpreti che hanno calcato i teatri di tutto il mondo.