È stata una mattinata iniziata nel peggiore dei modi quella vissuta dai carabinieri di Pavia, che attorno alle 5 di oggi – lunedì 6 maggio – sono stati allertati da alcuni passati sulla presenza di un uomo che pareva in fin di vita sul marciapiede di via Cremona, poco distante dall’incrocio con via Torello da Strada nella periferia pavese. Immediato l’intervento degli uomini dell’arma, assieme ai soccorsi che hanno cercato, purtroppo invano, di rianimare l’uomo, poi identificato dai medici legali nella persona di Julio Antonio Rosario Santos, un 36enne dominicano che ormai da anni viveva a Pavia, ospitato qui e là da amici o conoscenti.
Proprio partendo da questa certezza sono state mosse le indagini dei carabinieri, che hanno immediatamente posto gli occhi sul proprietario della villetta davanti cui è stato trovato l’uomo 36enne: si tratta del 69enne Fausto Baiguera che è stato immediatamente condotto in questura – dopo una breve visita al Policlinico di Pavia per un lieve malore che l’ha colto dopo aver visto gli uomini in divisa – per un interrogatorio.
Pavia: il 69enne ammette di aver colpito il coinquilino 36enne
Nel frattempo che gli inquirenti cercavano Baiguera il corpo del 36enne è stato portato nell’istituto di medicina legale di Pavia dove sono ancora in corso in queste ore i rilievi autoptici: da una prima analisi superficiale, infatti, i paramedici del 118 non hanno individuato segni chiari di violenza che potessero aiutare a ricostruire l’accaduto, ancora oggetto di accertamenti. Dopo diverse ore di interrogatorio, però, il 69enne ha ammesso agli inquirenti di aver colpito il coinquilino per poi trascinarlo di peso sul marciapiede dove è stato trovato, con l’ipotesi che sia stato un gesto motivato da una lite violenta e particolarmente accesa.
Si continua a cercare, nella villetta del 69enne a Pavia, la presunta arma del delitto, probabilmente un oggetto contundente di uso comune; mentre i vicini di casa raggiunti da diversi giornalisti hanno raccontato che in quella casa i litigi erano praticamente all’ordine del giorno, tanto che la coppia di strani coinquilini aveva già ricevuto alcune visite da parte delle forze dell’ordine per gli schiamazzi.