Le interazioni farmacologiche possono rappresentare un problema medico serio per i pazienti affetti da Covid con patologie pregresse, come ipertensione e diabete, per i quali assumono altri farmaci. Per questo alcuni ricercatori si sono soffermati, tramite il deep learning, sul farmaco antivirale Paxlovid di Pfizer. In particolare, c’è uno studio condotto in Corea del Sud e pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) che si è occupato di prevedere le potenziali interazioni tra i componenti di Paxlovid (nirmatrelvir e ritonavir) e 2.248 farmaci prescritti per il trattamento di varie patologie.



Così è emerso che 673 e 1.403 farmaci da prescrizione interagiscano rispettivamente con nirmatrelvir e ritonavir. Inoltre, è stato previsto che i farmaci da prescrizione interagiscano maggiormente con ritonavir rispetto a nirmatrelvir. Nel caso dell’ipertensione, cinque calcio-antagonisti (amlodipina, diltiazem, felodipina, nicardipina e nifedipina) sono stati previsti per avere interazioni con i componenti di Paxlovid. I ricercatori rimarcano che, tra i 108 farmaci segnalati dalla FDA e i 128 farmaci dell’EMA, 83 e 92 farmaci (circa il 76,9% e il 71,9%, rispettivamente) sono stati previsti come potenzialmente interagenti con almeno un componente di Paxlovid.



INTERAZIONI TRA FARMACI: IL “CASO” PAXLOVID DI PFIZER

I ricercatori coreani sono andati oltre, utilizzando il deep learning per individuare farmaci alternativi che non interagiscono con Paxlovid di Pfizer. Come esempio dei farmaci alternativi selezionati, cinque dei 49 farmaci per l’ipertensione (cioè atenololo, candesartan, fosinopril, labetalolo e nisoldipina) sono risultati privi di interazioni con nirmatrelvir e ritonavir. Pertanto, questi farmaci per l’ipertensione sono probabilmente opzioni più sicure di altri farmaci per l’ipertensione quando si prescrive Paxlovid. «La prescrizione di un farmaco alternativo, che ha lo stesso meccanismo d’azione del farmaco originariamente prescritto, aiuterà a ridurre al minimo le ADE causate dalle interazioni», segnalano gli scienziati, secondo cui fornire l’elenco dei 1.628 farmaci da prescrizione per i quali è stata prevista una interazione con Paxlovid di Pfizer e l’elenco dei farmaci alternativi con nessuna o meno interazione aiuterà i medici a trattare in modo più sicuro i loro pazienti affetti da Covid con malattie pregresse.



D’altra parte, precisano: «Tuttavia, vorremmo sottolineare che i medici non dovrebbero prendere decisioni basate esclusivamente su queste previsioni, poiché la maggior parte di esse non è stata validata clinicamente e/o sperimentalmente». Anche perché fattori clinici, genetici e di stile di vita possono influire sull’insorgenza di interazioni tra più farmaci. Visto che serve molto tempo per ottenere dati di validazione clinica, l’auspicio dei ricercatori è che «i risultati di previsione delle interazioni qui presentati servano come importante risorsa per i medici per effettuare prescrizioni di farmaci più sicure, dopo un’attenta analisi e una consultazione di esperti, in particolare con specialisti del settore, tra cui farmacologi e farmacisti clinici, e tenendo conto di tutte le informazioni mediche rilevanti sui pazienti».