Dopo il caos sul fine vita, il Pd si spacca anche sulla guerra in Medio Oriente. Dopo gli sforzi di equilibrismo al Nazareno per arrivare a una mozione tenendo insieme le anime dem, arriva l’annuncio dei giovani dem di una conferenza controversa annunciata per il 15 febbraio nel circolo Aldo Aniasi di Milano. Già il titolo evidenzia come l’incontro sia a senso unico contro Israele (“Colonialismo & apartheid in Palestina. Una lunga storia di occupazione illegale e resistenza“). C’è poi la questione degli ospiti, visto che si tratta di Francesca Albanese, Ibrahim Youssef, Alae Al Said, Moni Ovadia, Daniele Garofalo.
La prima è la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati: è accusata dall’ong Un Watch di aver ricevuto finanziamenti dalle organizzazioni filopalestinesi. Invece, lo studioso e divulgatore Youssef su YouTube si dichiara fan dell’ex M5s Alessandro Di Battista e sui social rilancia la scritta “Israele terrorista”, mentre Al Said ha festeggiato l’attacco di Hamas e poi si è tirata indietro per le polemiche scoppiate. A completare il parterre l’intellettuale Salomone Ovadia, detto Moni, altra personalità dichiaratamente anti-Israele. Le nuove leve milanesi del Pd ritengono che Israele rappresenti da sempre il colonialismo. Non mancano le voci dissonanti nel partito, ma sono timide.
L’INCONTRO DEI GIOVANI DEM IMBARAZZANO IL PD
Il consigliere comunale meneghino Daniele Nahum, esponente della comunità ebraica, bacchetta i Giovani democratici per il mancato riferimento ad Hamas e agli attacchi del 7 ottobre. «Sono state invitate persone che sulla questione sono poco credibili e le loro posizioni non sono per nulla equilibrate. Chiedo al più presto che venga chiarita la linea nelle sedi opportune perché per quel che mi riguarda è irricevibile». Decisamente più dura Italia Viva, che definisce l’incontro del circolo Pd di Milano «sconcertante» e «un incredibile misto di estremismo e antisemitismo che mette una parte dell’ambiente Pd milanese fuori della linea di ferma solidarietà verso Israele». La bufera ha spinto i vertici a corriere ai ripari, impedendo di usare la sede del partito. «La censura non è mai la soluzione. E non lo sarà questa volta», rilanciano i Giovani democratici del Pd.
Per la serata sono stati scelti due moderatori eletti con il Pd nelle istituzioni milanesi: Alessandro Corti e Marta Nicolazzi. Come riportato da Libero, il primo è consigliere nel Municipio 7, pochi giorni dopo l’attacco di Hamas si era scagliato contro i governi di Israele, definendoli «regimi dittatoriali, fascisti, razzisti e nazisti». L’altra è consigliere nel Municipio 1 ed è grande fan della causa palestinese che sui suoi canali ha lodato anche l’azione collettiva dei centri sociali abusivi che prima di Natale avevano tappezzato i cartelli stradali della città con l’adesivo “Gaza” schizzato di sangue.