POLEMICHE PER I VOLONTARI PD “ARRUOLATI” AL CONCERTO DI HARRY STYLES A CAMPOVOLO
Un salario “minimo” da 0 euro per 10 ore: per informazioni, chiedere al Partito Democratico. Nell’estate da record per i concerti live in tutta Italia una polemica a livello politico si interseca con le fortune del tour mondiale di Harry Styles “Love on tour”: il prossimo 22 luglio è atteso all’Arena di Reggio Emilia presso la collinetta di Campovolo il concerto sold out dell’ex One Direction ma a tener banco sono le notizie riportate oggi dal “Fatto Quotidiano” e da “Open Online” in merito alla presenza di volontari Pd nell’organizzazione.
«Ciao, la Federazione PD di Reggio Emilia, collabora allo svolgimento dei concerti in Arena ed in questo momento stiamo lavorando al concerto di Harry Styles. Se ti va di fare volontariato, puoi fare riferimento»: questo il testo ricevuto dagli iscritti Pd in Emilia Romagna, seguito da un recapito personale. Le mansioni sono quelle classiche nell’organizzazione di eventi come i concerti all’aperto: «distribuzione a bancone di alimenti e bevande pronte, in supporto al catering gestore», si legge ancora nel testo inviato dal Partito Democratico ai propri iscritti. I turni richiesti sono sostanzialmente due: uno dalle 6 di mattino fino alle 16 e l’altro dalle 14.30 alla fine del concerto. Il calcolo è facile: sono 10 ore tonde fonde, tanto che l’organizzazione stessa del Pd ravvisa «I turni sono lunghi ma il lavoro in sé non è pesante, naturalmente durante il turno si può mangiare, fare pause e tutto il necessario e assistere al concerto. Mancano ancora volontari. Sarà il più grande concerto d’Europa con 103 mila paganti».
IL PD CHE SPINGE PER IL SALARIO MINIMO “PROPONE” 10 ORE DI TURNO GRATIS
Al netto del caldo infernale di questi giorni (in realtà normale essendo piena estate, per di più in Pianura Padana), il tema che si fa largo tra fan estasiati di Harry Styles e critici musicali è però per lo più politico. Nei giorni in cui il Pd di Elly Schlein prova a stringere in Parlamento assieme ai rivali-alleati del M5s sul tema del salario minimo, invocando i 9 euro orari come stipendio minimo nazionale – e scontrandosi con il liberismo del Governo Meloni che invece insiste per il taglio del costo del lavoro piuttosto che un salario minimo “dirigista” – è lo stesso Partito Democratico, che collabora allo svolgimento dei concerti in Arena negli stessi luoghi della Festa dell’Unità, a chiedere turni di lavoro completamente gratis.
Come riporta “Open”, le dichiarazioni del sindaco di Reggio Emilia – targato Pd anche lui – Luca Vecchi lo scorso anno sottolineavano in questa collaborazione organizzativa «il compimento di una grande esperienza collettiva, di un grande lavoro di squadra, di una straordinaria capacità di collaborazione tra pubblico e privato». Secondo il segretario locale Pd Massimo Gazza, il partito «al pari di altre associazioni e realtà no profit si rapporta nella gestione di alcuni servizi a supporto delle attività della Rcf Arena, per contribuire al successo di iniziative che sono certamente a vantaggio di tutta la nostra comunità». Non si spiega il perché il lavoro non sarà retribuito e perché soprattutto i turni stabiliti siano da 10 ore l’uno: «Il partito è impegnato nell’allestimento dell’area in cui si svolgerà la prossima edizione della Festa 2023 e ha messo in condivisione le proprie attrezzature, le proprie strutture e i propri volontari nella gestione di servizi a supporto dell’Arena». Le uniche critiche locali si alzano dall’associazione Reggio Emilia in Comune che al “Fatto” attacca: «Che la cultura del lavoro viva un suo minimo storico è storia nota, meno scontato invece che il Pd locale, in barba alla segretaria. Schlein, che sui diritti dei lavoratori vuole far ripartire il partito, si trasformi in agenzia di reclutamento di manodopera gratuita falsamente venduta come volontariato». Da Schlein a Styles, in questa “estate militante” 2023, è un attimo…