PD VARA IL CODICE ETICO PER I CANDIDATI (DOPO GLI SCANDALI ELETTORALI)

Gli scandali a Bari e Torino hanno rimesso al centro del dibattito politico (e giudiziario) il Pd di Elly Schlein: alcune aree locali sono state travolte da arresti, indagini e comportamenti tutt’altro che “trasparenti” a due mesi dalle Elezioni Europee, Regionali ed Amministrative. Per questo motivo la Segreteria ha varato un nuovo codice etico preparato in origine per le prossime Elezioni Regionali in Campania del 2025 ma che ora verrebbe assimilato a tutti i candidati in casa dem per ogni consultazione elettorale.



Secondo quanto annunciato ieri all’ANSA dal Commissario del Pd per la Campania, Antonio Misiani, oggi lunedì 8 aprile sarà approvato in via definitiva il testo intitolato “Codice di autoregolamentazione” che servirà per porre un livello di “garanzia” a livello quantomeno nominale prima di ufficializzare ogni candidatura nel Partito Democratico. Travolti dalle polemiche per i casi in Puglia e Piemonte – e “scornati” dallo strappo del M5s di Conte che chiede di eliminare ogni “cacicchio” e “capobastone” interno al Pd – la segreteria Schlein prova la strada burocratica del codice etico: «È chiaro che queste regole rigide che intendiamo applicare ora in Campania a tutti i candidati delle prossime amministrative e che in parte erano già state sperimentate per le comunali a Napoli, potranno essere estese in ogni luogo dove potrebbe rendersi necessario», sottolinea Misiani dalla Campania in vista dell’approvazione del nuovo codice che verrà esteso anche in Puglia e a Torino, «assolutamente sì», conferma il membro della segreteria Pd.



LA BOZZA DEL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PD: LE ANTICIPAZIONI CON TUTTE LE REGOLE

Mentre la leader Dem Elly Schlein ancora oggi rilancia sulla necessità di «unità, legalità e abbandono della logica delle correnti», il Pd prova a rispondere alle forti polemiche sui casi Bari-Torino con il varo del nuovo codice etico, anticipato ampiamente oggi dall’Agenzia ANSA. In primo luogo, nella bozza del “Codice di autoregolamentazione” emerge la necessità di inviare il certificato penale per tutti i candidati dem: «Il Pd regionale e provinciale e i circoli dovranno acquisire infatti, prima del termine della presentazione delle liste, i curriculum, il casellario giudiziario e il certificato penale dei candidati al fine di istruire adeguatamente l’approvazione delle liste secondo le modalità statutarie», si legge nel testo anticipato oggi dall’ANSA.



Il testo scritto da Misiani insieme ai segretari provinciali del Pd campano chiede poi a tutti i candidati «di sottoscrivere un’autodichiarazione con cui si impegnano a denunciare alle sedi competenti e agli organi di Partito» quanto segue: «eventuali fenomeni di condizionamento del voto, di voto di scambio, di intimidazione nel corso della campagna elettorale; tentativi di intimidazione, di corruzione o di concussione nel corso del proprio mandato elettivo o amministrativo». Si chiede infine la massima attenzione affinché ci siano chiari meccanismi di «trasparenza amministrativa e di lotta alla corruzione e al condizionamento delle organizzazioni criminali». I candidati che sottoscriveranno il nuovo codice etico Pd dovranno infine dichiarare di non essere in condizioni di incandidabilità rispetto al codice di autoregolamentazione antimafia, oltre che l’impegno a cominciare agli organi di garanzia del partito ogni eventuale variazione della propria posizione. Secondo fonti del “Nazareno” a LaPresse, il codice etico Pd al via da oggi potrà essere sottoscritto anche dagli altri partiti, «sono liberi di adottare regole simili».