LA SINISTRA VINCE IN SLOVACCHIA MA NON VA BENE AL PD: ECCO COSA SUCCEDE

Se a livello europeo le recenti elezioni politiche in Slovacchia hanno aggiunto forte pressione ai rapporti tra Occidente e Ucraina per via della vittoria del nazionalista di sinistra (da molti considerato un “filorusso”) Robert Fico, a livello italiano si assiste in queste ore ad una sorta di “cortocircuito” in casa del principale partito progressista, il Pd. La sinistra ha sì vinto le elezioni in Slovacchia eppure ora il potenziale nuovo Premier Robert Fico – dimessosi da primo ministro nel 2018 dopo lo scandalo per l’omicidio Kuciak – ma dalle parti del Nazareno si considera l’ipotesi di voler far espellere “Smer” (il partito di Fico, ndr) dal Pse.



Lo ha detto in più occasioni in queste ore Brando Benifei, l’europarlamentare Pd vicino alla segretaria Elly Schlein, ma si registra in generale in casa Dem qualche insofferenza circa la vittoria di un movimento politico come Smer che non piace per aver cavalcato una campagna anti-aiuti all’Ucraina e soprattutto in procinto di stringere alleanza di governo anche con nazionalisti di destra pur di contrapporsi al grande sconfitto delle elezioni del 30 settembre, il candidato europeista socialdemocratico Michal Simecka.



BENIFEI: “CACCIARE FICO DAL PSE SE DECIDESSE DI GOVERNARE CON L’ESTREMA DESTRA”

In queste settimane Robert Fico prima di vincere le elezioni in Slovacchia ha puntato molto su temi considerati da sinistra troppo “pro-Orban”, come la protezione dei confini dalle ondate migratorie, i dubbi sui continui aiuti all’Ucraina senza riuscire a risolvere la guerra e una politica molto più “nazionale” e meno “europea”. Per il Pd però invece che interrogarsi sulle difficoltà ad Est che Paesi come la Slovacchia vivono di continuo, si ritiene che le uscite del centrosinistra a guida Fico siano pericolose e riottose. Un socialista patriottico non viene visto di buon occhio e da qui gli attacchi di queste ore contro il vincitore democratico delle Elezioni in Slovacchia.



«Se Fico decidesse di governare con l’estrema destra inevitabile la procedura per l’espulsione», attacca Brando Benifei in un’agenzia uscita ieri da AgenParl. Intervistato oggi dal “Corriere della Sera”, il dem ha ribadito il concetto: «pronti ad espellerlo dai socialisti Ue, la vittoria di Fico non è una bella notizia». In un altro passaggio Benifei aggiunge «Lo Smer ha una posizione in netto contrasto con quelle del Pse su più aspetti»; Fico è contro la scelta dell’Alleanza Atlantica di sostegno all’Ucraina ma inoltre «in certi casi in campagna elettorale ha usato parole che quasi sembrano giustificare il presidente russo Putin. E poi c’è la prospettiva di un governo con forze di estrema destra. Se questi intendimenti fossero confermati sarà inevitabile avviare una procedura di espulsione». Secondo Filippo Sensi, senatore del Pd, Robert Fico «è incompatibile coi valori Ue». Ecco il cortocircuito che imperversa e non poco a sinistra, tanto in Italia quanto in ambito Pse dove la vittoria dello Smer non è stata salutata con grande apprezzamento.