Contro ogni pronostico delle ultime settimane, Elly Schlein ha battuto Stefano Bonaccini alle primarie Pd. La deputata è riuscita a convincere il popolo e i simpatizzanti dem a conferirle la fiducia per il progetto di restyling dopo la clamorosa debacle alle elezioni dello scorso 25 settembre. Una segreteria che si annuncia in netta discontinuità con Enrico Letta e un primo palpabile cambiamento potrebbe arrivare con la sua squadra: previsti tanti volti nuovi, molti giovani pronti a dare un contributo significativo alla causa della sinistra.
La Schlein ha ribadito più volte di non essere una rottamatrice – un chiaro riferimento alla stagione renziana – e anche per questo motivo molti big faranno parte dei vertici Pd. Molti l’hanno sostenuta nella campagna contro Bonaccini: su tutti Francesco Boccia, Nicola Zingaretti, Andrea Orlando e Dario Franceschini. “Non gli ho mai promesso nulla in caso di vittoria”, le sue parole riportate dal Corriere della Sera, ma il loro ruolo è tutto da decifrare.
Pd, la squadra di Elly Schlein
Il quotidiano sottolinea che dalla squadra della Schlein ci si aspetta un alto tasso di donne e di quarantenni. Tra i nomi in prima fila c’è quello di Michela Di Biase, deputata dem e moglie di Franceschini. Poi Stefano Vaccari e le Sardine, a partire dal leader Mattia Santori. Previsto un ruolo degno di nota per tre attori della “sinistra sinistra”: Nico Stumpo, Arturo Scotto e Giuseppe Provenzano, già ministro per il Sud nel governo Conte II. Come anticipato, nella squadra della neo-segretaria Pd sono attese molte donne: il Corriere fa i nomi dell’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi e delle parlamentari Chiara Gribaudo e Chiara Braga. Infine, in lizza per un posto di spicco anche il portavoce Flavio Alivernini e Marco Furfaro.