Non c’è solo lo scandalo Qatargate a mettere ancor più in crisi la sinistra, ma anche una proposta a dir poco sorprendente del Pd, che era stata abolita da Enrico Letta quando era premier. Si tratta dei finanziamenti ai partiti: l’idea è di aumentare da 25 a 44 milioni l’anno il fondo, a prescindere dalle scelte dei contribuenti. A svelare il retroscena è il Fatto Quotidiano, secondo cui, visto che il finanziamento pubblico non c’è più, abolito nel 2013 dal governo Letta, e restano solo le donazioni private e il 2xMille, si pensa ad aumentare quest’ultima torta. Attualmente ammonta a 25,1 milioni di euro l’anno, l’obiettivo è farla salire a 45,1 milioni l’anno.
Il disegno di legge è stato depositato ad ottobre in Senato e ha come prima firma Andrea Giorgis, senatore dem, insieme ad altri esponenti, come Simona Malpezzi, Walter Verini, Dario Franceschini e Andrea Martella. Peraltro, riprende una proposta uguale presentata nel marzo 2021 da Giorgis e Verini con Debora Serracchiani. Il Pd giustifica questa proposta spiegando che si favorisce la vita democratica abbassando il finanziamento privato, che scenderebbe da 100mila e 50mila euro.
FINANZIAMENTI AI PARTITI: COSA CAMBIA CON LEGGE PD?
Ma la novità sul 2xMille riguarda l’inoptato, la parte che i cittadini scelgono di non destinare a nessuno. Quindi, 25,1 milioni di euro tornano allo Stato, che usa questa somma come meglio crede. Ma se la legge proposta dal Pd passerà, spiega il Fatto Quotidiano, questa somma verrà distribuita ai partiti in maniera proporzionale ai voti presi alle ultime Politiche. Invece la parte “optata”, nelle casse dei partiti cui i cittadini hanno scelto di donare il 2xMille. Pertanto, i partiti oggetto di molte donazioni avranno anche una quota aggiuntiva di finanziamenti, mentre i partiti più votati si prenderanno la maggior parte del 2xMille “inoptato”. Il Fatto ha fatto un calcolo tenendo conto dell’ultimo tesoretto e delle ultime elezioni politiche. Fratelli d’Italia col 25% riceverebbe ogni anno circa 5 milioni, il Pd 3,8 milioni, M5S 3,120 milioni, la Lega 1,780 milioni. A ciò si va poi ad aggiungere la somma derivante dall’optato. Secondo Giorgis abolire il finanziamento pubblico «è stato un errore». Comunque, il disegno di legge è stato già incardinato in commissione affari costituzionali a Palazzo Madama e il relatore sarà il meloniano Andrea De Priamo. Dunque, il percorso è appena cominciato.