Il Pd propone nel suo programma elettorale di estendere il reddito di cittadinanza a più stranieri. “Serve una misura contro la povertà. La volontà è quella di ridurre il periodo minimo di residenza in Italia per accedere al reddito di cittadinanza, oggi fissato in dieci anni”, si legge nel documento. Allo stato attuale i non italiani che usufruiscono di questo sussidio sono l’8%, ovvero 420 mila, di cui 280 mila arrivano da Paesi fuori dall’Unione Europea.



In virtù di questa proposta però è scontro tra i democratici e il centrodestra, che invece vorrebbero rivedere o addirittura eliminare il sussidio. Nel loro programma infatti viene sottolineato come quest’ultimo, allo stato attuale, sia insostenibile per le casse dello Stato. A riceverlo, secondo la coalizione, dovrebbero essere esclusivamente coloro che per ragioni dimostrabili non possono lavorare e di conseguenza versano in condizioni di povertà. Da qui si è sviluppato un testa a testa a distanza tra il sottosegretario del Pd, Enrico Letta, e il leader della Lega, Matteo Salvini.



Pd: “Rdc per più stranieri”. La risposta di Matteo Salvini a Enrico Letta

Metteo Salvini, numero uno del Carroccio, attraverso un tweet ha risposto ad Enrico Letta ed in generale alla proposta del Pd di estendere il reddito di cittadinanza a un numero maggiore di stranieri. “Dopo la patrimoniale e le tasse su casa, Letta vuole regalare reddito di cittadinanza agli immigrati. Chi sceglie la Lega, invece, sceglie flat tax, Quota41, difesa della casa e modifica del RDC per darlo solo a chi davvero non può lavorare. Io ci credo”, ha scritto l’esponente della Lega. A corredo del messaggio una fotografia del suo avversario scritto con un pensiero ben chiaro: “Ma quando penserete agli italiani?”.



Il tema del reddito di cittadinanza rimane dunque al centro del dibattito in vista delle Elezioni Politiche 2022 in programma il prossimo 25 settembre. La sensazione è che il futuro del sussidio sarà determinante per le scelte degli italiani che andranno alle urne.