È finito in rissa un congresso del Pd a Gragnano, con il deputato Marco Sarracino che è rimasto bloccato in una stanza. Alta tensione in Campania, che è sorvegliata speciale per le primarie dem, infatti ci sono ricorsi e verbali che rendono bene l’idea della complessità della situazione. Infatti, dopo la decisione di un giudice di sospendere il voto a Caserta, è spuntato il caso Gragnano, dove il segretario Sarracino è stato bloccato in una stanza tra urla e spintoni dei suoi “compagni”. Lasciato al buio e insultato, è stato coinvolto in questa vicenda paradossale dieci giorni fa. La vicenda stava passando sottotraccia, poi Repubblica ha lanciato la notizia.



Era venerdì 10 febbraio e a Gragnano, dove il Pd non ha una sede, i dem si sono riuniti nell’ufficio privato del consigliere Pd Antonio Marinaro. Per presentare la mozione Schlein è arrivato appunto Marco Sarracino. Durante il dibattito, la segretaria del circolo Silvana Somma ha contestato il tesseramento. È allora intervenuto Marinaro prendendosela col gruppo Schlein: “State legittimando l’ingresso nel Pd di soggetti che si sono candidati con l’attuale sindaco di centrodestra”. Inoltre, ha parlato di “farsa” per quanto riguarda i 29 iscritti dei Giovani democratici. “Dal 2016 a Gragnano non esistono più i Gd, sono spuntati in due giorni”.



“UN ISCRITTO HA PROVATO AD AGGREDIRE SOMMA…”

Infatti, si sarebbe passati da 32 vecchi iscritti ad una settantina, tra cui i Giovani democratici (Gd), la federazione storica di Marco Sarracino. Questi numeri farebbero pendere il congresso di Gragnano dalla parte di Schlein. Dunque, gli animi si sono surriscaldati e sono volate urla e proteste dal fronte Bonaccini. Antonio Marinaro e Silvana Somma hanno dichiarato di non voler rinnovare la tessera. Un testimone, come riportato da Repubblica, ha raccontato che alcune persone sono state “prese di petto e trascinate fuori, alcuni si sono messi davanti alla porta, volevano chiudere la stanza con Sarracino dentro. Quasi un sequestro di persona”. Inoltre, si parla di ingresso piantonato, col segretario e i garanti del Pd che non potevano uscire e nessuno poteva entrare. Addirittura, è stata staccata la corrente elettrica e si è spenta la stufa vicino a Sarracino. “Non ti paghiamo la corrente per riscaldarti”, hanno urlato al segretario. Secondo Marinaro, “un vecchio iscritto ha tentato di aggredire Somma”. Così è scoppiato un parapiglia tra gente che si spingeva da tutte le parti. Ad un certo punto Sarracino ha minacciato di chiamare i carabinieri. Alla fine, è stato contattato il presidente della commissione provinciale Gino Cimmino che ha invitato tutti a spostare il voto in un’altra sede. Quindi, plichi e schede sono stati trasportati nel chiostro di Sant’Agostino.

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