Si riaccende il dibattito a sinistra sul Jobs act. A innescare la polemica ci ha pensato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Ospite de Il Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta, la dem ha affermato: “Io già nel 2015, nel Partito democratico, ero contraria allo Jobs Act, e per me si deve fare altro per diminuire la precarietà, i contratti a termine. Quindi noi seguiremo le iniziative della Cgil, perché condividiamo i problemi sulla precarizzazione del lavoro in Italia”.



Parole, quelle della Schlein, che confermano la disponibilità a “seguire le iniziative della CGIL“, condividendone i “problemi sulla precarizzazione del lavoro in Italia”. Il riferimento è al referendum messo sul tavolo da Maurizio Landini. Un’iniziativa stroncata persino dall’ex alleato di Renzo, Carlo Calenda: “Appoggiare il referendum per l’abolizione del Jobs act è un grave errore da parte del Partito democratico. Occorre lavorare sui salari poveri con il salario minimo e sui salari medi attraverso la detassazione del salario di produttività, non ingessare il mercato del lavoro”.



La replica di Renzi a Schlein

Le parole di Schlein hanno sollevato il polverone, al fianco di Renzi si è schierato anche il presidente di Libdem europei Andrea Marcucci: “Il Jobs act ha avuto effetti concreti, misurabili, sia in termini di occupazione che di tutele. La legge fu votata dall’allora maggioranza del Pd, da noi parlamentari, dai capigruppo, dai ministri, dagli organi dirigenti del partito. Che senso ha che lo stesso partito annunci ora di sostenere il referendum abrogativo della Cgil e del M5S? Per favorire quale altro progetto? Domande che andrebbero rivolte alla segretaria Elly Schlein”. Perentoria la presa di posizione di Renzi sui social network: “Una legge voluta da un ministro del Pd, presentata nei circoli del Pd, difesa dagli amministratori del Pd diventa oggi una legge contro cui si fa un referendum organizzato dal Pd. Non è fantastico? Non mi sorprendo. Da mesi dico che il Pd ormai è la sesta stella del Movimento di Giuseppe Conte. E riconosco che Elly Schlein è sempre stata contraria a questa legge. Ma il Jobs Act – un pacchetto di misure sul lavoro, la cancellazione della componente costo del lavoro dell’Irap, la decontribuzione – è una legge che il Pd ha votato. Lo ha fatto in Consiglio dei ministri, lo ha fatto alla Camera, lo ha fatto al Senato”.

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