Soldi da una fondazione Usa in Italia al Pd per finanziare le campagne elettorali di alcuni candidati. A raccoglierne di più è Brando Benifei, capogruppo del al Parlamento europeo, con 48mila euro. A seguire Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna che per le regionali ne ha ricevuti 30mila. Di questo gruppo, però, fanno parte anche esponenti del Partito democratico meno conosciuti, che hanno beneficiato di poche migliaia di euro, altri di più, come Barbara Cagnacci, candidata alle regioni in Toscana, che ha ricevuto 24mila euro.



Ne parla Il Giornale, spiegando che dietro questi finanziamenti c’è Social Changes, una fondazione americana di cui fa parte, in qualità di political expert, Ludovico Manzoni, un brillante neolaureato della Bocconi, nonché giovane emergente del Pd milanese. Infatti, è consigliere in zona 1, che è il Centro storico, quindi la roccaforte rossa di Milano, ma è pure in ottimi rapporti con molti “big” del Pd. Ma è soprattutto il figlio della nota giornalista Daria Bignardi.



INTERPELLANZA SU SOLDI DA FONDAZIONE USA A PD

«Sono solo un consulente», si è schernito Ludovico Manzoni a Il Giornale. Ma non ha fornito alcuna spiegazione. A chiedere chiarimenti è Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia con un’interpellanza sul fiume di soldi. Parliamo di quasi mezzo milione di euro. Da dove arrivano i soldi girati da Social Changes? La fondazione negli Stati Uniti si muove nell’ala del Partito democratico, in particolare di Arun Chaudhary, filmaker ufficiale della Casa Bianca all’epoca della presidenza di Barack Obama. Ad esempio, sostengono la battagliera Alexandria Ocasio-Cortez. Questa fondazione, però, non rivela i nomi dei sottoscrittori, quindi non si capisce da chi arrivino i soldi. Il Giornale fa dunque notare che la Procura di Firenze, che ha indagato con attenzione sui finanziamenti alla Open di Matteo Renzi, invece ignora Social Changes, così come le altre procure italiane.



Giovanni Donzelli al Giornale evidenzia che il finanziamento da parte di questa organizzazione agli esponenti del Pd vuol dire che questi «hanno accettato soldi in cambio dell’ingerenza di un interesse straniero sull’Italia». Il suo auspicio è che la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese risponda alla sua interpellanza e a quella del collega di partito Stefano Mugnai.