Il Pd ha presentato una “offerta alla maggioranza per votare la ratifica del Trattato sul Mes” con il “voto previsto in Aula alla Camera la prossima settimana”. Come spiega all’Ansa Enzo Amendola, capogruppo in commissione Esteri, la mediazione porterebbe all’approvazione della cosiddetta “clausola alla tedesca” per la quale la “eventuale futura attivazione può essere fatta solo con una maggioranza parlamentare qualificata“.



Il politico aggiunge: “Questa è l’ultima offerta e gli permette di uscire dal vicolo cieco in cui si sono cacciati”. In seguito all’approvazione della sospensiva lo scorso luglio, non è possibile votarne una seconda da parte della maggioranza. Tuttavia, secondo Amendola, potrebbe votare un rinvio in Commissione per guadagnare tempo. “È vero ma allora Giorgetti non potrebbe più andare in giro in Europa a dire che è il Parlamento italiano a non voler votare la ratifica del Mes” spiega. Per l’esponente del Pd, il ministro dell’economia “dovrebbe dire la verità e cioè che è la sua maggioranza parlamentare a non volere la ratifica. E questo non lo aiuterebbe”.



Giorgetti difende la Legge di bilancio: “I due terzi dell’intera manovra…”

Intanto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti continua a difendere la Legge di bilancio dalle critiche, aprendo però a possibili modifiche e ammettendo che il Pil quest’anno potrebbe crescere po’ meno del previsto. “I sindacati hanno la totale legittimità a scioperare” secondo il ministro ma non sarebbe giusto dire che il governo non abbia “a cura gli interessi dei dipendenti con minor reddito”. In audizione sottolinea che “i due terzi dell’intera manovra“, vanno ai redditi medio bassi.



Non mancano però anche le autocritiche, come quella fatta sullo stop al taglio dell’Iva sui prodotti della prima infanzia: “Abbiamo fatto la misura, pensavamo di fare una cosa positiva, abbiamo sbagliato. La misura non si è tradotta in un vantaggio a favore dei consumatori, poiché il margine dovuto alla riduzione delle imposte è rimasto all’interno della filiera senza effetti sul prodotto finale di vendita”. Nel corso della sua audizioni alle commissioni Bilancio di Senato e Camera sulla manovra, Giorgetti prosegue: “Evidentemente non abbiamo monitorato attentamente le politiche di prezzo da parte dei pochi soggetti che si occupano della materia. Adesso aumentiamo l’Iva e dovremo essere molto più attenti, monitorando esattamente l’andamento dei prezzi”.