Se il M5s sembra pronto ad affidare il giudizio sul sostegno al governo Draghi alla piattaforma Rousseau, nel Pd si è acceso il confronto e alcune indiscrezioni hanno acceso il dibattito nelle ultime ore. Come evidenziato da La7, è circolata la voce di un possibile appoggio esterno da parte dei dem, senza ingresso nell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce a causa della presenza della Lega di Matteo Salvini.
Non è tardata ad arrivare la smentita da parte del Pd con una nota: «Sono totalmente infondate le notizie su orientamenti assunti su un eventuale appoggio esterno al governo. La posizione del Pd è stata voltata alla direzione all’unanimità e illustrata ieri al professore Draghi».
PD SMENTISCE APPOGGIO ESTERNO A GOVERNO DRAGHI
Il Pd conferma dunque il suo appoggio al premier incaricato Mario Draghi, come del resto rimarcato a più riprese dal segretario Nicola Zingaretti: «Diciamo sì alla sfida presentata dal presidente Mattarella, non presenteremo delle condizioni ma degli obiettivi», le sue parole a Otto e mezzo. Come riporta La Stampa, i dem sembrano ormai essersi arresi alla presenza della Lega nel nuovo esecutivo e Graziano Delrio ha evidenziato: «Non possiamo porre veti in un governo del Presidente. Lo spartiacque sarà il programma». Nella speranza che alla fine “salti” l’ingresso del Carroccio nella nuova maggioranza, i dem auspicano la presenza nella squadra dei ministri di una figura diversa da quella di Salvini. «La speranza è che, se proprio sarà, nel governo entri a far parte la super-colomba Giorgetti», spiega il quotidiano piemontese, evidenziando che il vice-segretario leghista potrebbe finire al Viminale…