LA SFIDA SOCIAL TRA PD E FDI A NATALE 2024

A Natale non tutti sono più buoni, anzi c’è chi non approfitta delle feste per abbassare i toni, ma anzi dà vita a una battaglia social. Questo è il caso del Pd e di FdI, che si sono scontrati a colpi di manuali sarcastici per sopravvivere alle feste. A lanciare lo sfottò per primi sono stati i dem con un “vademecum per sopravvivere al cenone con i parenti di destra“, cogliendo così l’occasione per colpire su vari temi, dalla crisi climatica alla sanità, passando per la questione dei migranti in Albania.



Ma il partito di Giorgia Meloni non ha incassato, anzi ha rilanciato con un manuale altrettanto sarcastico. Peraltro, la guida del Pd difficilmente serviva a sopravvivere al cenone, ma ha temi che potrebbero innescare un vivace dibattito politico a tavola, tra una fetta di panettone e un bicchiere di spumante.

Al primo punto c’è la sanità, in particolare le liste d’attesa, al secondo gli 800 milioni usati per la gestione dei migranti in Albania, poi c’è spazio per il taglio di 330 milioni al fondo affitti, le teorie gender, il salario minimo, il cambiamento climatico… in un post Instagram che ovviamente è diventato virale e ha suscitato la reazione dei meloniani.



DAL VADEMECUM DEM AL MANUALE MELONIANO

FdI ha replicato con il “manuale d’uso per una vigilia con parenti di sinistra” con tutte le risposte del caso. Ad esempio, suggerisce di ricordare il taglio del cuneo fiscale a quei parenti che dovessero lamentarsi delle tasso, invece bisogna tirare in ballo il superbonus con il suo carico di 137 miliardi di debito per quelli che invece attaccano la legge di Bilancio. I vademecum entrano nel merito anche di questioni politiche, come il femminismo, su cui Fratelli d’Italia evidenzia come col governo Meloni sia stato raggiunto un record a livello di occupazione femminile. Per quanto riguarda i migranti, va segnalato il calo degli arrivi dalla Tunisia pari all’80 per cento.



I parenti vicini al Partito Democratico possono essere attaccati anche sull’astensionismo, perché se ci sono cari che non ne vogliono sapere di recarsi alle urne, allora bisogna segnalare che le alternative della sinistra sono Schlein e Bonelli. Ma c’è chi questo sarcasmo incrociato non lo ha apprezzato affatto, perché la politica non va fatta a tavola, anzi c’era un tempo in cui i giornalisti scrivevano editoriali per consigliare di non parlare di questo a tavola, ma nelle sedi giusti. Ed è quello che ha ricordato Gianfranco Rotondi, presidente della Dc che alla Camera siede tra i banchi di FdI: forse auspicava che il suo partito non replicasse con un suo vademecum…