Shock nella base dell’esercito degli Stati Uniti di Pearl Harbor, Hawaii: un militare ha ucciso due civili, ferendone un terzo per poi togliersi la vita. La vicenda, riportata stamane dai principali organi di informazione, è accaduta nel pomeriggio di ieri, nella storica base navale Usa situata a 13 chilometri di distanza da Honolulu. L’episodio va ancora ricostruito nel dettaglio, ma in base alle indiscrezioni emerse pare che a sparare sia stata una persona che indossava la divisa della Us Navy, la marina militare statunitense, nei pressi dell’ingresso sud della stessa area militare. La versione è stata successivamente confermata dalla stessa marina Usa, anche se non è stata resa nota l’identità dell’aggressore. A morire sono stati invece due dipendenti civili del Dipartimento alla difesa, e anche la persona ferita era un civile. Non è ben chiaro comunque se le vittime siano state scelte a caso o se avessero a che fare in qualche modo con l’assassino, tutte questioni che verranno chiarite nelle prossime ore.
PEARL HARBOR IN LOCKDOWN PER DUE ORE: ATTIMI DI TERRORE
La base di Pearl Harbor, al cui interno vi si trova sia la Us Navy quanto l’Air Force, con ben 10 navi da guerra e 15 sottomarini, è stata messa in lockdown per circa due ore, e tutti gli accessi e le vie di uscita sono rimasti bloccati. Sul posto si sono fiondati in massa centinaia di vigili del fuoco ma anche uomini della polizia militare e delle forze speciali, nonché soccorritori. Inoltre, al momento della sparatoria, o presunta tale, vi erano nella base moltissimi turisti in visita, in particolare nella zona del National Monument, a cui è stato ordinato di mettersi immediatamente al riparo, così come il personale presente. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato immediatamente informato dell’accaduto, e al momento dell’apprendere la notizia si trovava sull’Air Force One, di ritorno dalla visita a Londra per il 70esimo anniversario della Nato.