La Società Italiana Pediatri ha pubblicato un articolo sulla rivista ufficiale che parla dei rischi per i bambini collegati al cambiamento climatico, in particolare avvertendo i genitori sui pericoli esterni dovuti alle alte temperature e all’aumento della presenza di insetti tropicali. Un appello che invita le famiglie a tenere i più piccoli in casa, possibilmente con l’aria condizionata accesa, avvertendo che quelli che abitano in case sprovviste di sistemi di raffreddamento potrebbero essere più colpiti da vulnerabilità. Un avvertimento che, secondo il quotidiano La Verità sarebbe troppo esagerato e minaccioso, con toni allarmistici quasi da “terrorismo climatico“.
Questo perchè, come ha evidenziato il quotidiano, nell’articolo vengono presentate una serie di conseguenze gravi alle quali potrebbero andare incontro i bambini che restano all’aria aperta. Tra queste, l’aumento della probabilità di essere punti da zanzare che possono trasmettere gravi virus come Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile Fever, o dalle zecche portatrici della malattia di Lyme. Oltre a queato i genitori dovrebbero prestare attenzione anche agli acquazzoni, che contribuiscono alla diffusione di agenti inquinanti specialmente pericolosi per i più piccoli.
Società Italiana Pediatri avverte sui rischi del cambiamento climatico per i bambini invitando i genitori ad evitare le attività all’aperto
Pediatri avvertono i genitori in merito ai rischi della crisi climatica e del caldo. Nel magazine periodico della Società Italiana di Pediatria, è stato pubblicato un articolo dal titolo: “Crisi climatica e vulnerabilità dei bambini“, che contiene un lungo elenco di potenziali minacce per i più piccoli causate dallo stare all’aria aperta. Il quotidiano La Verità ha sottolineato come i toni di questo appello siano un po’ troppo allarmistici, soprattutto per il fatto che, dopo aver sconsigliato ai genitori di far fare ai propri figli attività fuori casa, evidenzia anche che i rischi sussistono anche per i bambini che restano in casa se non hanno il condizionatore.
Questo sembrerebbe al limite dell’estremo, anche perchè, nella rivista ufficiale viene dichiarato addirittura che: “i bambini e gli adolescenti sono particolarmente sensibili a eventi climatici estremi, anche dal punto di vista emotivo e mentale, e possono sviluppare ansia, depressione, fobie, disturbo da stress post traumatico e altri disturbi mentali”.